
Nonostante siano trascorsi ormai 14 anni dall'entrata in circolazione dell'Euro in Italia, non è escluso che alcuni di noi siano ancora in possesso di banconote o monete del vecchio conio. Se fino a poco tempo fa si pensava che queste non potessero essere più convertite è bene sapere invece che questa possibilità è ancora valida.
La Corte Costituzionale: cambi fino al 28 gennaio
La possibilità di richiedere ancora il cambio delle vecchie lire in euro è stata reintrodotta dalla Corte Costituzionale, che con la sentenza 216 dello scorso 5 novembre ha stabilito che lo stop alla conversione lira-euro, decretato dal governo dell'ex premier Monti, è illegittimo. Secondo la Corte Costituzionale infatti il decreto andrebbe contro i principi sanciti dal terzo articolo della Costituzione, che sancisce la parità di tutti i cittadini e la necessità per lo Stato di rimuovere tutto ciò che possa ostacolare l'effettiva uguaglianza degli stessi.
La Corte ha quindi stabilito che la richiesta di conversione potrà essere ancora effettuata, ma solo fino al prossimo 28 gennaio.
Come richiedere il cambio lira-euro
Per richiedere il cambio delle banconote e delle monete appartenenti al vecchio conio, i cittadini dovranno presentare un'apposita richiesta scritta alla Banca d'Italia. Essa deve essere effettuata a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno, entro e non oltre il prossimo 28 gennaio (farà fede il timbro postale per accettare o respingere le richieste). In alternativa è possibile inviare la stessa comunicazione anche tramite posta elettronica, solo se certificata (PEC).
Il modulo individuato dalla Banca d'Italia conforme alla sentenza, contiene i dati anagrafici del richiedente e i recapiti telefonici o di posta elettronica del richiedente. È inoltre necessario allegare copia di un documento di identità, del quale anche nel modulo andranno indicati gli estremi.
In aggiunta è necessario indicare nel dettaglio il numero e il valore delle banconote e delle monete delle quali si richiede il cambio, indicando nel dettaglio il numero di pezzi ed il valore totale per ogni singolo taglio (ad esempio n°2 banconote da 10.000 Lire per un totale di 20.000 Lire).
Il documento, firmato, dovrà essere inviato alla sede più vicina della Banca d'Italia, senza includere monete e banconote. Solo successivamente all'accoglimento della richiesta sarà la stessa Banca d'Italia ad indicare al cittadino le modalità per il cambio di quanto richiesto.
Rimane comunque facoltà del cittadino trattenere qualsiasi cifra in lire a titolo di collezionismo.