
La modifica delle regole di controllo sui lavoratori a proposito del badge elettronico introdotta con il Jobs Act è destinata a cambiare realmente la vita dei dipendenti? La risposta risiede unicamente nel buon senso dei datori di lavoro. La nuova disciplina prevista dal Jobs Act prevede semplicemente che un'azienda abbia la possibilità di installare un sistema di controllo degli accessi con badge, tramite il quale registrare le presenze con la timbratura sia in entrata che in uscita. Fino all'entrata in vigore del Jobs Act, l'azienda poteva installare un dispositivo di questo tipo unicamente dopo avere stipulato un accordo specifico con le rappresentanze sindacali: accordo che adesso non è più necessario.
La norma, infatti, precisa in maniera evidente che tutti gli impianti destinati alla registrazione delle presenze e degli accessi non sono tenuti a ottenere l'autorizzazione preventiva, sia essa sindacale o amministrativa: non c'è più bisogno, quindi, della procedura di autorizzazione a cui si faceva riferimento nello Statuto dei Lavoratori. Ma non è tutto: il datore di lavoro, infatti, ha anche la possibilità di usare le informazioni che ha ricavato con il sistema di controllo degli accessi con badge a scopi disciplinari, arrivando a paventare sanzioni o il licenziamento.
Un dipendente che viene scoperto mentre è intento a navigare su un sito per adulti durante l'orario di lavoro, quindi, potrebbe incappare in una punizione, così come dovranno fare attenzione tutti coloro che, in maniera deliberata o per colpa di una semplice distrazione, non timbreranno il badge in modo corretto. Affinché il datore di lavoro possa sfruttare le informazioni ottenute per fini disciplinari è necessario che ai dipendenti siano state fornite tutte le informazioni del caso a proposito della modalità di esecuzione dei controlli e di utilizzo degli strumenti.
Questo punto merita di essere sottolineato: eventuali mancanze disciplinari possono essere contestate e le sanzioni relative possono essere irrogate unicamente nel caso in cui ai dipendenti siano state date tutte le informazioni del caso, l'impianto sia stato installato correttamente e i dati siano stati raccolti rispettando quanto stabilito nel Codice della Privacy. Ai lavoratori deve essere portato a conoscenza il codice disciplinare interno: solo in questo modo, infatti, i dipendenti possono essere informati a proposito della policy aziendale che è in vigore in relazione all'utilizzo dei badge e alle possibili sanzioni che sono correlate. Lo scopo del Jobs Act è quello di rendere i controlli a distanza più semplici e più immediati: la tecnologia al servizio dei datori di lavoro.