Secondo quanto indicato dal Presidente della Banca Centrale Europea, si rende necessario rafforzare il “Quantitative easing”, quel pacchetto di misure non convenzionali introdotto dalla Banca centrale europea all’inizio di quest’anno.
Prendendo atto della presenza di “nuovi rischi al ribasso" per la crescita e l'inflazione, si è ritenuto doveroso rivedere al ribasso le stime. Dunque, per l’anno in corso la crescita del Pil della zona euro dovrebbe essere dell'1,4%, per il 2016 salirà all'1,7% e all'1,8% nel 2017. Con riferimento poi alla revisione del “Quantitative easing”, il limite della quantità di un'emissione di titoli di Stato acquistabile dalla Banca centrale europea salirebbe dal 25% al 33%.
L’obiettivo primario della Banca Centrale Europea è sempre quello di dare un maggiore sostegno alla crescita economica dell’area dell’euro, spingendo altresì l’inflazione verso l’obiettivo del 2%.