Dal 17 agosto 2015 le successioni potranno avere un iter molto più snello. E' l'obiettivo dell'Unione europea, che a tale scopo ha deciso che verrà emesso un certificato unico con cui identificare l'erede o l'esecutore testamentario in tutto il territorio dell'Ue.
Qui in Italia a rilasciare il documento saranno i notai abilitati all'emissione, come stabilisce la legge europea che anche la nostra Camera dei Deputati ha approvato il 21 ottobre. Una volta in possesso del certificato, l'erede o esecutore testamentario potrà esercitare i diritti legati all'eredità anche qualora i beni interessati siano all'estero, senza bisogno di produrre alte dichiarazioni o certificazioni. Sebbene non rappresenti un titolo esecutivo, il certificato Ue per le successioni varrà come prova dei diritti di chi lo presenterà. Questo, fino a prova contraria, ovvero fino all'eventuale contestazione del diritto stesso (basti pensare alle dispute fra più eredi).
L'emissione del nuovo documento non avrà validità retroattiva e pertanto non potrà interessare le successioni avviate prima dell'agosto prossimo. Non è ancora possibile richiedere i moduli per la certificazione e avviare l'iter: per conoscere le modalità esatte di richiesta bisognerà attendere i prossimi mesi. Inoltre, anche dopo l'entrata in vigore della certificazione europea, gli eredi avranno la possibilità di fare riferimento ancora alla legge in vigore nello stato competente per i beni oggetto della successione. In tal caso non ci sarà bisogno di richiedere il certificato Ue e si continueranno a far valere regole diverse a seconda del paese di appartenenza.
La situazione potrebbe complicarsi in caso di posizioni discordanti fra i vari eredi. E' quindi consigliato redigere un documento che attesti la volontà di tutte le parti in causa di rifarsi alle normative di quel determinato stato, con conseguente precisazione dell'autorità o del foro competente. Come sancito dalla legge europea, il documento avrà una validità di sei mesi e dovrà presentare tutti i dati necessari: le generalità del richiedente, del defunto e di tutti i beneficiari dell'eredità e le informazioni sui vincoli matrimoniali o affettivi del defunto e sulle disposizioni testamentarie, laddove presenti. Tutti i campi dovranno essere riempiti con la massima completezza, così da scongiurare eventuali dispute legali fra gli aventi diritto all'eredità.
L'auspicio è che un percorso così delicato come quello delle successioni possa diventare più semplice e veloce, nella tutela dei diritti dei vivi e delle volontà dei defunti.