Secondo quanto sostenuto da Confindustria, nel 2014 il PIL sta manifestando una dinamica piatta, come aveva già messo in evidenza la Banca d’Italia che aveva ribassato le stime sulla crescita per il 2014 portando il tasso di crescita al +0,2% contro il +0,8% comunemente indicato.
Il risultato del 2015 va costruito nella seconda metà di quest'anno, agendo sulla leva del credito, sulla competitività, sugli investimenti pubblici, nonché sulle riforme, al fine di restituire fiducia alle famiglie e alle imprese.
Per quanto concerne l’occupazione, il suo peggioramento, a prescindere dalle fluttuazioni mensili, pare essersi arrestato. L’occupazione è rimasta stabile nei primi due mesi dell'anno e ha oscillato nei tre successivi: +91mila unità in marzo, -87mila in aprile e +52mila in maggio. Il tasso di disoccupazione in maggio si è attestato al 12,6% (12,5% in settembre). Nel terzo trimestre 2014, si rileva un chiaro miglioramento delle aspettative, anche se in generale permane una una certa negatività che si riflette sulle prospettive economiche (saldo delle risposte a -2,0 da -5,5). Riguardo ai lavoratori interinali, sui quali l’inizio del 2014 aveva mostrato una diminuzione, si rileva un nuovo incremento. L’andamento di questa fascia di lavoratori si mostra solitamente alla stregua di un’anticipazione dell’andamento totale del comparto occupazionale. In ogni caso, a frenare la ripartenza degli occupati interverranno due elementi di rilevante importanza, quali l'ancora elevato utilizzo della CIG e i processi di ristrutturazione ancora in essere.