Ristrutturazioni edilizie: per ottenere anche l’ecobonus sull’acquisto dell’arredamento -assegnabile esclusivamente a coloro che abbiano effettuato opere di ristrutturazione di uno stabile - di cui si è ampiamente parlato in questo ultimo periodo - è fondamentale che il pagamento dei mobili e dei grandi elettrodomestici (da poco annessi al bonus arredamento) avvenga tramite “bonifico parlante” bancario o postale.
Tale tipologia di bonifico è richiesta perché al suo interno sono disponibili i dati fiscali relativi a chi acquista: innanzitutto la causale del versamento (quasi uguale a quella utilizzata per la richiesta del bonus ristrutturazione, l'esatta dicitura in questo caso è: «Acquisto di mobili; detrazione del 50%, articolo 16, comma 2, Dl 63/2013») e poi il codice fiscale o la partita Iva del beneficiario dell’agevolazione fiscale. In questo modo è praticamente impossibile l’errore di assegnazione potendo nettamente riscontrare le generalità del richiedente stesso.
È quanto comunicato lo scorso 4 Luglio dall’Agenzia delle Entrate che, in attesa della conversione in Legge del Decreto Legge 63/2013, affronta nel comunicato recentemente diramato, alcune importanti precisazioni molto utili ai contribuenti che vogliano presentare richiesta di accesso alle agevolazioni fiscali stabilite.
Restano fermi i criteri per cui il bonus arredamento si può richiedere solo nei casi in cui si sia effettuata la ristrutturazione di uno stabile secondo parametri e criteri già ampiamente approfonditi, e che da diritto ad una agevolazione del 50% calcolata su una spesa massima di 10.000 euro, ed erogata sotto forma di sgravi fiscali in 10 quote annuali.
Come accennato prima, l’ecobonus arredamento è stato esteso dal Senato, nella seduta dello scorso 3 Luglio, anche alla categoria dei “grandi elettrodomestici”: possono quindi rientrare nel bonus anche le spese affrontate per l’acquisto di frigoriferi, lavastoviglie, lavatrici di classe A+ e anche se da incasso, e forni a patto che essi siano almeno di Classe A secondo i nuovi parametri tecnologici in uso.
Tale detrazione è cumulabile con la detrazione fiscale relativa alla ristrutturazione, di cui segue le stesse regole e parametri di accesso e assegnazione.
Per vedere gli effetti tangibili degli ecobonus - peraltro già richiedibili - sarà però necessario attendere la conversione in Legge del Decreto approvato da poco: solitamente i tempi sono di circa 30 giorni a partire dalla sottoscrizione del Decreto Legge, anche se il Governo ha tempo fino al 4 Agosto 2013 per definire nettamente tutta la procedura e confermarla attraverso la conversione.