
Con il 2013 viene introdotta la possibilità, a scelta del
contribuente, di emettere la fattura semplificata per le operazioni con un
ammontare complessivo non superiore a 100,00.= euro, nonché per le fatture
rettificative di cui all’art. 26 del D.P.R. n. 633/1972.
Tale semplificazione
consta nel fatto che: in luogo dell’intestazione completa del cliente, si vada
a menzionare solo il codice fiscale oppure la partita iva e viene richiesta
l’indicazione di una minore quantità di dati.
Sotto quest’ultimo aspetto, viene
richiesta una descrizione più sommaria dell’operazione, oltre al fatto che il
contribuente dovrà indicare il solo corrispettivo complessivo e l’imposta in
esso compresa (ovvero alcuni dati necessari a calcolarla, quali l’aliquota
dell’IVA incorporata).
Il limite dei 100,00.= euro potrà essere innalzato sino a 400,00.= euro ed estesa a operazioni effettuate nell'ambito di specifici settori di attività o da specifiche tipologie di soggetti per i quali le pratiche commerciali o amministrative ovvero le condizioni tecniche di emissione delle fatture rendono particolarmente difficoltoso il rispetto degli obblighi previsti per l’emissione delle fatture con Decreto del Ministero delle Finanze.