Fideiussione bancaria

Fideiussione bancaria: definizione

Negli ultimi anni, in alternativa al deposito cauzionale, all’inquilino viene chiesto di offrire al locatore ed in garanzia del corretto e puntuale adempimento delle obbligazioni assunte nei confronti del locatore, una fideiussione bancaria, anche per importi superiori alle tre mensilità. Con la fideiussione bancaria l’inquilino chiede ad una banca di farsi garante per gli impegni assunti verso il proprietario dell’immobile.

La fideiussione garantisce il locatore in caso di insolvenza dell’inquilino: ai sensi dell’art. 1936 c.c. il fideiussore è colui che, obbligandosi personalmente verso il creditore, garantisce l’adempimento di un’obbligazione altrui.
Nel caso di fideiussione bancaria a garanzia di un contratto di locazione, il conduttore chiede alla banca di farsi garante per gli impegni assunti verso il locatore. La banca si impegna a versare il corrispettivo dovuto dal conduttore al locatore qualora dovesse risultare che il conduttore sia moroso nei pagamenti verso il locatore, salvo ovviamente rivalersi poi nei confronti dell’inquilino medesimo.
Per evitare brutte sorprese al locatore, sarebbe consigliabile pretendere una fideiussione che copra almeno 6 mesi o 1 anno di canone, che sia valida per tutta la durata del contratto di affitto e quindi che non debba rinnovarsi di anno in anno, che sia a prima richiesta, tale cioè che la banca non possa opporre nessuna eccezione al locatore per evitare di pagare.

Si tratta di una garanzia che grava sul conduttore. In genere è mal vista dal conduttore in quanto la banca, che accetta di offrire la garanzia al conduttore, chiede il versamento di una commissione (una percentuale sulla somma garantita) e comunque in genere la banca, prima di impegnarsi, pretende che l’intera somma garantita sia depositata presso di sé.