CHE COS'È?
Svalutazione e perdite su crediti: definizione
I crediti devono essere iscritti in bilancio al presunto valore di realizzo (n. 8, articolo 2426 codice civile); eventuali perdite per inesigibilità non devono gravare sul conto economico degli esercizi futuri in cui esse si manifesteranno con certezza, ma, in applicazione dei principi della competenza e della prudenza amministrativa, devono gravare sugli esercizi in cui le perdite si possono ragionevolmente prevedere.
Si tratta di un criterio di valutazione soggettivo che non deve essere, però, interpretato come libero arbitrio concesso all’amministratore che è chiamato ad effettuare un processo valutativo al fine di esporre i crediti ad un valore di presunto realizzo in linea con l’obiettivo della rappresentazione veritiera e corretta.
Si tratta di un criterio di valutazione soggettivo che non deve essere, però, interpretato come libero arbitrio concesso all’amministratore che è chiamato ad effettuare un processo valutativo al fine di esporre i crediti ad un valore di presunto realizzo in linea con l’obiettivo della rappresentazione veritiera e corretta.
Dott. Prof. Fabrizio Bava
Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Ivrea, Pinerolo e Torino
Studio Sac di Bosso Carola & C. - Studio Bava
COME SI FA
L’OIC 15, il principio contabile nazionale di riferimento, prevede che il fondo svalutazione crediti debba essere individuato attraverso l’analisi:
Il fondo svalutazione crediti costituisce quindi lo strumento tecnico grazie al quale il costo del mancato incasso dei crediti insiste sul conto economico dell’esercizio in cui è stata effettuata la vendita (in applicazione del principio di competenza economica) e non sul conto economico dell’esercizio in cui si è sostenuta la perdita su crediti.
- a) dei singoli crediti;
- b) di ogni altro elemento di fatto esistente o previsto.
- l’analisi dei singoli crediti e la determinazione delle perdite presunte per ciascuna situazione di inesigibilità già manifestatasi;
- la stima, in base all'esperienza e ad ogni altro elemento utile, delle ulteriori perdite che si presume si dovranno subire sui crediti in essere alla data di bilancio;
- la valutazione dell’andamento degli indici di anzianità dei crediti scaduti rispetto a quelli degli esercizi precedenti;
- le condizioni economiche generali, di settore e di rischio paese.
Il fondo svalutazione crediti costituisce quindi lo strumento tecnico grazie al quale il costo del mancato incasso dei crediti insiste sul conto economico dell’esercizio in cui è stata effettuata la vendita (in applicazione del principio di competenza economica) e non sul conto economico dell’esercizio in cui si è sostenuta la perdita su crediti.
CHI
La valutazione dei crediti è un’attività di competenza del redattore del bilancio.
FAQ
Quando l’impresa ha un credito verso un cliente che sta per fallire, è necessario svalutarlo o si deve attendere la sentenza di fallimento?
La svalutazione dei crediti deve essere effettuata tenendo conto anche delle perdite latenti; in caso di rischio di fallimento, pertanto, è necessario procedere alla svalutazione indipendentemente dalla sentenza o da altri aspetti di tipi documentale/formale.
È possibile svalutare i crediti applicando una percentuale fissa sul fatturato?
No, il presunto valore di realizzo deve essere determinato analizzando le specifiche situazioni in cui si trovano le imprese nei confronti delle quali sono vantati i singoli crediti, in particolare tenendo conto del periodo trascorso dalla scadenza originariamente prefissata.
La svalutazione crediti è fiscalmente deducibile?
La svalutazione crediti è deducibile limitatamente ad un importo
forfettario corrispondente allo 0,5% dei crediti che risultano iscritti
in bilancio alla data di chiusura dell’esercizio.

29/02/2012 22:13:54
Ma quindi in caso di svalutazione crediti bisogna per forza aprire un fondo svalutazione? In quanto si può anche non avere!