
Governo e Sindacati continuano a confrontarsi sulla riforma pensioni e quella che è stata ribattezzata Controriforma Fornero.
Tra le proposte al vaglio, quella di bloccare l’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni e 7 mesi, e con i requisiti pari a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.
In merito alle donne, si vaglia l’ipotesi di anticipare la pensione di 1 anno per ogni figlio fino a un massimo di 3 anni, mentre chi usufruisce della Legge 104 per assistere un famigliare convivente disabile avrà diritto a 1 anno contributivo ogni 5 anni di assistenza per un massimo di 4 anni contributivi.
Nella riforma pensioni rientra anche il confronto sulla pensione minima di garanzia ai giovani che andranno in pensione solo con il sistema contributivo. Questi potrebbero cumulare la pensione con l’assegno sociale secondo alcuni scaglioni a seconda degli anni di contributi: da 50% per chi ha almeno 20 anni contributivi fino al 60% con almeno 30 anni.
Fonte e approfondimento: www.leggioggi.it