Con le dimissioni di Matteo Renzi e la formazione di un nuovo Governo con a capo il Premier Paolo Gentiloni nominato dal Presidente Mattarella, molti si chiedono come procederà la riforma pensioni avviata nei mesi scorsi e contenuta nella Legge di bilancio 2017.
Pare che il Governo Gentiloni voglia mantenere quanto già deciso, a eccezione di quanto riguarda due categorie. È notizia di oggi, martedì 13 dicembre, che i precoci con quota 41 non possano cumulare altri redditi e che è stata approvata una proroga dell’opzione donna.
I lavoratori precoci sono quelli che hanno cominciato a lavorare prima della maggiore età e che si presume abbiano svolto lavori usuranti. Per questo, a loro è riservata la possibilità di chiedere la pensione anticipata con 41 anni di contributi e 60 anni di età. Ma chi accede alla quota 41 non può cumulare altri redditi derivanti da lavoro autonomo o dipendente.
Quanto alla proroga dell’opzione donna, riguarda l’estensione del provvedimento anche alle nate dell’ultimo triennio del 1957/58 con la possibilità di rientrare nel regime sperimentale e andare in pensione anticipata accettando una riduzione dell’assegno pensionistico.
Entrambe le novità non piacciono totalmente ai destinatari che hanno accolto la notizia riservandosi di protestare per migliorare ulteriormente la riforma pensionistica 2017 nelle parti che li riguarda.
