
APE, quattordicesima, lavori usuranti e lavoratori precoci: oggi si parlerà delle risorse per la flessibilità del pensionamento.
È fissato al primo pomeriggio di oggi, mercoledì 28 settembre 2016, l’incontro tra il Governo e i rappresentanti delle tre sigle sindacali (Cgil, Cisl e Uil) per discutere delle effettive risorse disponibili per aggiungere, nell’originale Riforma Fornero, elementi di flessibilità nell’età del pensionamento.
I fondi stanziati dal Governo potrebbero scendere da 2 a 1,5 miliardi di euro, mentre i sindacati ne chiedono 2,5. Novità per l’APE – l’Anticipo pensionistico: potrebbe essere possibile richiederla fino a 3 anni e 7 mesi prima dell’età prevista dalla Riforma Fornero per andare in pensione (dunque 63 anni), e in tal caso il pensionato rimborserà all’INPS una quota pari al 25% della sua pensione, per 20 anni. Inoltre, l’APE avrà un costo maggiore se volontaria e sarà gratuita se il pensionamento anticipato è dovuto a disoccupazione, estinzione degli ammortizzatori sociali e presenza di disabili in famiglia. Infine, l’APE social: il prepensionamento è gratuito per chi riceve fino a 1.500 euro lorde (1.200 nette) di pensione, ma i sindacati vogliono alzare la soglia a 1.700/800 euro lorde. Un’altra voce su cui discutere è l’APE per i lavoratori precoci. In un primo momento il Governo ha ipotizzato l’anticipo della pensione per chi ha iniziato a lavorare prima dei 18 anni, ora abbassa l’età ai 16 anni, proposta ribattezzata APE per i super-precoci.
Altra novità sul tavolo di oggi tra sindacati e Governo è la proposta di estendere la quattordicesima ai pensionati fino ai 1.000 euro al mese. Infine, l’estensione ai pensionati della no tax area al livello del lavoro dipendente (8.000 euro), l’intenzione di intervenire sui lavoratori usuranti e sulle ricongiunzioni onerose.