
Per la Cassazione è illegittimo il taglio del 10% alla reversibilità per il superstite più giovane di 20 anni di un coniuge almeno 70enne.
Con la sentenza 174/2016, la Corte di Cassazione ha decretato illegittimo il taglio del 10% alla pensione di reversibilità, per ogni anno di matrimonio inferiore al decimo, al superstite più giovane di 20 anni di un coniuge almeno 70enne. La Cassazione giustifica la sentenza dicendo che una tale procedura lede il principio di uguaglianza, ragionevolezza e solidarietà proprio della pensione di reversibilità.
L’effetto della sentenza è che la norma dichiarata incostituzionale non è più applicabile dal 21 luglio, giorno successivo alla sua pubblicazione.
Per effetto immediato della sentenza, l’INPS ricalcola le reversibilità e restituisce la somma decurtata nel corso degli anni in cui è stato applicato il taglio del 10%.
Di seguito le regole stabilite dall’INPS per ricostituire le pensioni di reversibilità decurtate:
· Le pensioni tagliate del 10% vengono ricalcolate a partire dal primo giorno del mese successivo al decesso del coniuge, e sono riconosciuti i relativi ratei arretrati. Se nel frattempo è intervenuta la sentenza passata in giudicato, i ratei arretrati sono erogati dal primo giorno del mese successivo al passaggio in giudicato della sentenza.
· Tutti i ricorsi pendenti vanno riesaminati alla luce della sentenza.
· Le pensioni di reversibilità eliminate a causa della legge incostituzionale vengono a loro volta ricostituite ma bisogna presentare domanda.