Dal 2017 possibili novità per i lavoratori autonomi con partita IVA.
I lavoratori autonomi con partita IVA in Italia costituiscono una rete di competenze e operatività determinante per il mantenimento e lo sviluppo di aree cruciali per l’economia nazionale, com’è quella tecnologica. Eppure, a chi ha partita IVA i governi che si sono succeduti hanno chiesto pesanti contributi fiscali dando in cambio tutele insufficienti o nulle.
Da gennaio 2017 la situazione dei lavoratori autonomi dovrebbe cambiare e, soprattutto, migliorare. È quanto dichiarato dal sottosegretario al Consiglio dei Ministri Tommaso Nannicini.
La prima novità per le partite IVA è la cancellazione dell’aumento di aliquota contributiva che, al contrario, dovrebbe ridursi dal 27 al 25%; inoltre, la contribuzione per le spese assistenziali come la maternità e la malattia passerebbe dallo 0,72% fino all’1 o 1,25%. Queste operazioni porterebbero a un’aliquota complessiva del 26-26,5%.
Oltre che per i lavoratori autonomi con partita IVA, Nannicini prospetta novità anche per chi lavora con contratto a progetto. Da gennaio 2017, i collaboratori a progetto dovrebbero passare alla gestione Inps ordinaria accumulando, negli anni, una condizione simile a quella dei lavoratori dipendenti. Per esempio, dopo un licenziamento potranno fruire della Naspi – disoccupazione – per due anni invece di ricevere uno stipendio per sei mesi.
