
Pokémon Go ha creato un business crescente per diversi settori.
In meno di due settimane dal lancio, l’app Pokémon Go ha registrato 15 milioni di download e al gioco basato sulla realtà aumentata è legato un business crescente.
Il primo a trarre benefici economici dal successo di Pokémon Go è la Nintendo, la casa giapponese da tempo in difficoltà finanziarie ha così trovato il modo per risanare le finanze: dal giorno del lancio ha guadagnato +52% in borsa. La Pokémon Go mania ha aguzzato l’ingegno di start up e attività ricettive, e chissà cos’altro ci aspetta in futuro.
Qualche esempio: PokeMatch è l’app che aggrega i giocatori di Pokémon Go per dare insieme la caccia ai Pikachu in modo da evitare i pericoli collaterali al gioco; a San Francisco è nato un il servizio di rideshare che accompagna i giocatori da un PokéStop all’altro in cambio di 5 dollari; in Italia c’è chi si fa pagare €15 all’ora per catturare i personaggi del gioco e far salire in classifica un giocatore.
Gli esempi più interessanti di Pokémon Go business arrivano dalle strutture alberghiere, dai ristoranti e in genere dalle attività ricettive che si trovano in corrispondenza dei PokéStop: tutte hanno sfruttato la popolarità data dal gioco per offrire sconti, trattamenti e condizioni speciali ai giocatori di Pokémon Go e guadagnarci con poco. Un’intuizione incentivata da grandi motori di ricerca come Trivago che ha pubblicato la top 5 delle strutture più pokéfriendly al mondo.
Insomma: con Pokémon Go Nintendo ha aiutato le sue casse e quelle di molti imprenditori nel mondo.