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Riforma pensioni: aggiornamenti del 24-06-2016

del 24/06/2016
di: Redazione
Riforma pensioni: aggiornamenti del 24-06-2016

I principali aggiornamenti sulla riforma pensione - 24-06-2016

L’incontro tra sindacati e governo per discutere della riforma pensioni 2016/2017 è stato definito un incontro tra sordi: l'esecutivo continua lungo la propria strada, mentre i sindacati insistono nel presentare i propri dubbi sull'intera operazione dell'APE, l’anticipo della pensione. Di seguito, gli aggiornamenti illustrati punto per punto.

APE e prestito pensionistico: Il lavoratore dovrà rivolgersi direttamente all’INPS che dovrà certificare la situazione previdenziale del lavoratore, a partire dal montante. Il pensionamento anticipato tramite APE verrà inoltre esteso a tutti lavoratori autonomi e dipendenti.

Pensioni anticipate Opzione Donna: Dianella Maroni, cofondatrice del Comitato OD, dichiara: “Fino al 2011 pochissime avevano utilizzato l’opzione per il contributivo, ma da quell’anno in poi la schiera di interessate è cresciuta in modo esponenziale. E chi come me era stata esclusa ingiustamente dalle circolari INPS ha fatto valere, attraverso il Comitato opzione donna, i suoi diritti. Anche se ancora la partita non è chiusa, stante che le donne dell’ultimo trimestre sono in attesa del fatidico contatore, confidiamo di vedere risolta anche questa ingiustizia entro l’anno”.

Legge Fornero, precoci ed esodati: L’ottava salvaguardia è stata presentata alla Camera con l’obiettivo di garantire il pensionamento anticipato anche ai lavoratori in mobilità che maturano il diritto alla pensione entro 2 o 3 anni dopo la scadenza dell’indennità di mobilità nonché agli stagionali, agli agricoli e alle altre categorie non incluse nella settima salvaguardia, ed ha richiesto per le categorie più deboli, un criterio di flessibilità fino a 4 anni di anticipo e senza penalizzazioni per i soggetti quali disoccupati, precoci, addetti ai lavori usuranti e invalidi.

Rivalutazioni pensioni: Il 5 luglio la Corte Costituzionale si esprimerà sulla legittimità del decreto Poletti con il quale il Governo ha recepito la bocciatura della Consulta sul blocco della rivalutazione per le pensioni superiori a tre volte il minimo previsto dalla Riforma Pensioni 2011.

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