Aumentano, seppur in maniera lieve, i contratti affidati dalle stazioni appaltanti nel terzo quadrimestre del 2015 raggiungendo i 41 miliardi di euro (+2%). Ma non tutti i settori hanno vissuto analoga fortuna: i settori speciali, ad esempio, hanno realizzato un vero tracollo (-47% in valore), mentre gli affidamenti in economia dei settori speciali hanno realizzato un balzo del 150%.
Sono alcune delle cifre emerse dal rapporto quadrimestrale sulle procedure di affidamento perfezionate di importo superiore a 40.000 euro. Risultano in calo i grandi appalti (-2,2%), mentre crescono del 4,4% i contratti per forniture comprese tra i 150.000 e il milione di euro. Al primo posto, per quanto riguarda le tipologie di appalti, ci sono quelli relativi al settore dei servizi, a quota 18 miliardi di euro. Seguono le forniture (7 miliardi), i lavori (5,7 miliardi).
Per quanto riguarda i settori speciali, rimane la proporzione tra i settori, anche se con dimensioni assai più contenute. Al primo posto tra le regioni con il maggior numero di appalti c’è la Lombardia (4,7 miliardi, 11,7% del totale). Segue il Piemonte (4,2%). L’amministrazione centrale raccoglie il 39,1% del totale, per un valore pari a oltre 16 miliardi, di cui il 21,4% gestito dalle centrali di committenza.
