Addio alla Legge di Stabilità e alle temutissime clausole di salvaguardia. La vecchia manovra finanziaria confluirà direttamente in un’apposita sezione del ddl bilancio in cui verranno chiarite le modalità con cui l’esecutivo intende raggiungere gli obiettivi fissati dal Def e dalla Nota di aggiornamento ad esso riferita. Saranno inoltre contenute le previsioni di entrata e di spesa, con il conseguente addio alle clausole di salvaguardia. Ma che cosa succederà se le misure messe in campo non dovessero essere sufficienti o se si dovessero verificare squilibri nella spesa pubblica? Non ci sarà alcuna compensazione automatica ma l’esercizio successivo adotterà “prioritariamente misure correttive di carattere normativo”.
La proposta di legge è stata depositata alla Camera nei giorni scorsi e il primo firmatario è Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio a Montecitorio. La misura è stata firmata da tutti i capigruppo della maggioranza e da alcuni dell’opposizione. In seguito è stata presentata anche al Senato – a firma del presidente della commissione bilancio di Palazzo Madama, Giorgio Tonini. Se la proposta andrà in porto, a cambiare non saranno soltanto le modalità di presentazione delle istruzioni di bilancio, ma anche la tempistica: il 12 ottobre è il giorno prescelto per la presentazione del ddl bilancio, con il governo che avrà al massimo 12 giorni per presentare alle Camere il documento. La Nota di aggiornamento al Def dovrà essere presentata entro il 30 (e non più il 20) settembre.
