Le linee guida del nuovo codice appalti, che l’Anac ha avuto in consultazione fino al 16 maggio, contengono alcune novità in materia di contratti. Tra queste, la nomina dei commissari interni da limitare al di sotto del milione di euro e da evitare in caso di fenomeni degenerativi in precedenti aggiudicazioni: settori speciali esclusi dall’obbligo di scelta tramite l’albo Anac; verifica dei requisiti dei commissari di gara affidata agli ordini professionali e alle università.
Fino a quando le linee guida non saranno approvate in via definitiva, le stazioni appaltanti potranno continuare a scegliere i commissari interni. Da notare, inoltre, che la nuova disciplina non si applicherà ai cosiddetti settori speciali – cioè energia, acqua e trasporti – e alle gara che saranno gestiti da soggetti pubblici quali Consip, Invitalia e, in generale, tutti quelli che fungano da aggregatori della domanda. In questi casi, infatti, sarà prevista una specifica sezione dell’albo Anac in cui potranno essere scelti i commissari qualora non vi siano professionalità interne che abbiano i requisiti richiesti. Le linee guida, inoltre, ampliano le fattispecie di reato che incidono sull’onorabilità: entrano nella “black list” anche truffa, estorsione, associazione a delinquere, anche se siano stati patteggiati e non solo in caso di condanna.
