
A fronte di una domanda complessiva enorme – oltre 500.000 atti consegnati all’Agenzia delle Entrate – l’ente guidato da Rossella Orlandi ha deciso di prevedere procedure più snelle per le voluntary disclosure di importi più contenuti, cioè quelle entro il milione di euro complessivo. In questo caso, infatti, l’Agenzia si impegnerà a verificare che i professionisti abbiano svolto in maniera efficace il lavoro, conteggiando in modo corretto le sanzioni da elevare e le imposte da pagare.
Una volta accertata la regolarità della domanda pubblicata, i funzionari potranno passare direttamente alla fase di redazione degli atti e delle motivazioni, senza indugiare ulteriormente in verifiche e approfondimenti. Unico caso in cui la procedura rapida non sarà possibile sarà quello relativo a dichiarazioni che, pur inferiori al milione di euro, prevedano pagamento di imposte superiore ai 10.000 euro all’anno. In questo caso, bisognerà valutare anche l’eventuale accessibilità a regimi di esonero soggettivi, come nel caso dei frontalieri.
L’Agenzia delle Entrate, intanto, ha diramato i primi dati relativi alla liquidazione dei fascicoli riguardanti la Regione Lombardia. A livello complessivo, è già stato raggiunto un livello del 43%, con punte del 55% a Lodi e Cremona e del 51% a Monza.