
Cresce ancora il numero delle startup innovative – ex dl 179/2012 – in Italia. Alla fine di marzo erano 5.439 quelle iscritte nel Registro delle imprese, ovvero il 5,8% rispetto all’ultimo trimestre del 2015. Si potrebbe obiettare che il loro impatto nell’economia nostrana sia marginale, visto che rappresentano lo 0,35% del milione e mezzo di società di capitali italiane.
Il capitale sociale medio di ogni startup innovativa è intorno ai 51.000 euro, per un complessivo di poco superiore ai 277,5 milioni di euro. Interessante, però, analizzare la distribuzione di queste imprese in merito alle prestazioni erogate: il 72% delle startup innovative, infatti, eroga servizi alle imprese, con una prevalenza delle aziende che offrono software e consulenza informatica (30%), ricerca e sviluppo (15,1%), servizi d’informazione (8,1%). Il 18,8% delle startup innovative è impegnata nell’industria e nel manifatturiero mentre il 4,2% si muove nel settore del commercio. Questa tipologia d’impresa, però, è ancora meno “rosa” di quanto avvenga nelle società di capitali: sono solo il 13,4% del totale, infatti, quelle che hanno una compagine societaria a prevalenza femminile, contro il 16,7% delle società di capitali. La regione che ospita più startup innovative è la Lombardia, con il 21,8% del totale. Seguono Emilia Romagna (11,5%), Lazio (10,1%) e Veneto (7,4%).