
Le Casse previdenziali sono pronte a entrare nel capitale del Fondo Atlante togliendo l’intero gravamento dalle spalle degli istituti di credito. Ma, ovviamente, chiedono qualcosa in cambio: si tratta del riconoscimento dello status giuridico privato che stanno inseguendo ormai da diversi anni.
Per raggiungere l’obiettivo, le Casse sono pronte a sfruttare le richieste dell’Europa che, per non bocciare il Fondo Atlante come aiuto di stato, pretendono che l’intera dotazione sia coperta da soggetti privati. Ad oggi, infatti, le Casse figurano come enti pubblici e, di conseguenza, soggetti ai tagli previsti dalla spending review. Le casse, inoltre, sperano che Bruxelles accolga la loro presenza all’interno del Fondo anche per l’impegno profuso nelle infrastrutture. Quasi 2 miliardi di euro, infatti, sono già stati impegnati e c’è il desiderio di impiegarne un altro per la realizzazione di un doppio obiettivo: far crescere il risparmio previdenziale degli iscritti e rafforzare il sistema economico nazionale.