
Un pin unico per usufruire dei servizi della Pubblica amministrazione. Il sistema, messo a punto a partire dal 15 marzo scorso, si chiama Spid –
Sistema pubblico di identità digitale – e sarà operativo con Agenzia delle entrate, Inps, Inail, comuni di Firenze, Venezia, Lecce, regione Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Friuli, Lazio e Piemonte.
Con lo Spid sarà possibile avere un’unica identità digitale che consenta di dialogare con la Pubblica Amministrazione, usufruendo dei servizi anagrafici, del 730 precompilato, degli incentivi per le imprese, delle certificazioni Isee, del pagamento di Imu, Tari e Tasi e di molti altri servizi.
Per offrire una maggiore sicurezza, sono stati disposti tre livelli distinti: il primo è quello di autenticazione informatica tramite password e pin; il secondo incrocia il login con l’invio sul cellulare o su altre piattaforme telematiche di un codice da impiegare una sola volta; il terzo si fonda sui certificati digitali e su criteri di custodia delle chiavi private su dispositivi. Per ottenere il proprio codice Spid l’utente deve fare richiesta al gestore – attualmente Poste Italiane Id, Infocert Id e Tim Id –, che emetterà l’identità digitale. L’utente può scegliere liberamente a quale gestore rivolgersi.