Introdotta con il decreto Sblocca Italia del 2014, la possibilità di convertire i propri tributi locali in lavori di pubblica utilità diventa realtà a Milano. Il capoluogo lombardo ha stabilito che il valore dei lavori sarà di 10 euro l’ora.
Dopo l’approvazione avvenuta lo scorso settembre, il Comune di Milano ha lanciato ufficialmente la possibilità di inviare le domande da parte dei cittadini che si trovano in condizione di morosità incolpevole. Tra i progetti identificati per il baratto amministrativo ci sono: la pulizia e lo sgombero di cantine, la tinteggiatura di locali e scale, la verniciatura della recinzione e un intervento straordinario di pulizia dei pavimenti in pietra nella sede della Zona 4.
l baratto sarà ammissibile solo per importi a partire da 1.500 euro contratti entro il 2013 sui tributi comunali quali Ici, Imu, Tarsu, Tares e Tari, oltre che multe o entrate patrimoniali. Necessario dimostrare l’impossibilità al pagamento a causa della perdita del lavoro o alla riduzione del reddito disponibile (almeno il 30%). Inoltre, l’Isee non deve superare i 21.000 euro. Contestualmente, il Comune di Milano ha anche pubblicato i bandi per la selezione delle aziende che svolgeranno il ruolo di tutor nel baratto amministrativo.
