
Una richiesta fiscale di gruppo indirizzata al Lussemburgo: è quanto annunciato da Antonio Martino, dirigente dell’Ufficio centrale per il contrasto agli illeciti fiscali internazionali, durante un convegno. La richiesta di gruppo è una nuova procedura che prevede l’invio di una domanda di assistenza amministrativa avanzata dallo stato richiedente e fa parte delle procedure internazionali per il contrasto dell’elusione.
L’Agenzia delle Entrate invierà una domanda relativa agli anni d’imposta a partire dal primo gennaio 2014. Il Lussemburgo avrà 60 giorni di tempo per rispondere a questa richiesta. Martino ha ricordato, citando il caso della voluntary disclosure, come il Lussemburgo sia solo al quinto posto nella classifica dei “paradisi fiscali”: “Dei 60 miliardi di capitali emersi, l’80% è arrivato da conti detenuti in Svizzera, a seguire il principato di Monaco. La sorpresa sono i due paesi successivi, Bahamas e Singapore. Il Lussemburgo è al quinto posto, di gran lunga staccato da Bahamas e Singapore. Il Lussemburgo ha firmato lo scambio di informazioni operativo dal 1° gennaio 2014 e molto probabilmente presto oggetto di richiesta di gruppo, la prima in assoluto da questo punto di vista”.
Il Lussemburgo non è il primo paese a cui viene inviata una richiesta di questo tipo: a settembre 2015, l’Olanda aveva inviato a una banca elvetica, tramite l’amministrazione federale delle contribuzioni svizzere, una domanda di assistenza amministrativa su un gruppo di soggetti non identificati ma che avevano un analogo comportamento.