Un nuovo strumento per arginare gli effetti devastanti delle imprese che falliscono: si tratta di un voucher, cosiddetto “Common”, che i soggetti creditori di imprese fallite potranno utilizzare per acquistare beni di altre aziende chiuse.
La situazione delle aziende in Italia sta lentamente migliorando: come testimoniato da uno studio di Unioncamere, il numero di fallimenti nel 2015 è diminuito del 4,8%. Ma la situazione non è per nulla risolta, tanto che vi sono almeno 200 miliardi di crediti incagliati, di cui 78 generati negli ultimi cinque anni. Per questo il ministero della Giustizia ha varato il progetto Common, una borsa in cui vengono inseriti i beni delle imprese fallite.
Chiunque detenga un credito nei confronti di queste aziende, riceverà un voucher, il “Common” appunto, che gli consentirà di acquisire beni da altre società fallite. Un esempio: un industriale che debba acquistare un macchinario e che vanti un credito verso un’impresa fallita, potrà utilizzare il voucher per comprare quello strumento da un’altra impresa, anch’essa fallita. L’idea è stata pensata anche, se non soprattutto, per lo Stato, che è di gran lunga il maggior creditore di queste società fallite: la speranza è di poter acquisire immobili da destinare all’housing sociale.Un nuovo strumento per arginare gli effetti devastanti delle imprese che falliscono: si tratta di un voucher, cosiddetto “Common”, che i soggetti creditori di imprese fallite potranno utilizzare per acquistare beni di altre aziende chiuse.
La situazione delle aziende in Italia sta lentamente migliorando: come testimoniato da uno studio di Unioncamere, il numero di fallimenti nel 2015 è diminuito del 4,8%. Ma la situazione non è per nulla risolta, tanto che vi sono almeno 200 miliardi di crediti incagliati, di cui 78 generati negli ultimi cinque anni. Per questo il ministero della Giustizia ha varato il progetto Common, una borsa in cui vengono inseriti i beni delle imprese fallite.
Chiunque detenga un credito nei confronti di queste aziende, riceverà un voucher, il “Common” appunto, che gli consentirà di acquisire beni da altre società fallite. Un esempio: un industriale che debba acquistare un macchinario e che vanti un credito verso un’impresa fallita, potrà utilizzare il voucher per comprare quello strumento da un’altra impresa, anch’essa fallita. L’idea è stata pensata anche, se non soprattutto, per lo Stato, che è di gran lunga il maggior creditore di queste società fallite: la speranza è di poter acquisire immobili da destinare all’housing sociale.
