
Anche nella Legge di Stabilità 2016, così come nelle precedenti, è prevista una componente di spending review. L’esecutivo ha scelto di puntare soprattutto sulla riduzione delle stazioni appaltanti e sulla valorizzazione dei soggetti aggregatori.
Questo perché il governo ha intenzione di rendere più vantaggiose le convenzioni, ad esempio per categorie merceologiche che già oggi soggiacciono all’obbligo di rivolgersi alla Consip. Le amministrazioni che non vogliano rivolgersi alla Consip dovranno comunque avere altre centrali di committenza e le spese previste dovranno essere inferiori di almeno il 10% rispetto al miglior preventivo presentato dalla Consip. Alcune categorie merceologiche potranno avere una riduzione del 3%, invece del 10: è il caso dei carburanti, a rete ed extrarete, dell’energia elettrica, del gas e dei combustibili per il riscaldamento.
L’obbligo di ricorso a soggetti aggregatori sarà esteso a tutte le stazioni appaltanti. Un punto significativo è quello che la Consip metterà a disposizione delle amministrazioni strumenti di acquisto anche per i lavori di manutenzione. Per acquisti autonomi, gli enti dovranno ricevere una specifica autorizzazione motivata. Saranno inoltre oggetto di programmazione beni e servizi superiori al milione di euro. Infine, la Legge di Stabilità prevede un risparmio, durante il triennio 2016-2018, di almeno il 50% della spesa annuale media per il settore informatico durante la gestione corrente.