
«In un qualsiasi provvedimento che abbia natura fiscale o tributaria in genere», sostiene Tamborrino, «sarebbe possibile inserire un norma di poche righe che estenda la possibilità dei revisori attivi iscritti al registro a svolgere rappresentanza innanzi alle commissioni preposte. Altrimenti si giunge al controsenso che coloro i quali, pur non avendo titolo, possono rappresentare il contribuente mentre al revisore legale, non è data questa possibilità. Inoltre c'è una considerazione fin troppo logica da fare: il revisore legale, nello svolgimento della sua attività professionale, analizza sistematicamente e severamente la correttezza fiscale e tributaria delle aziende e quindi ha tutti i requisiti per rappresentarla. Purtroppo quando, negli anni scorsi, fu fatta la legge di modifica sulla rappresentanza tributaria, noi non avevamo tutte le prerogative che invece oggi ci vengono riconosciute dal decreto. Ecco perché, allo stato attuale, questa rappresentanza, costituisce il logico e legittimo completamento delle competenze dei revisori legali».
Le nuove disposizioni del dlgs 39/2010 in materia di responsabilità civile e penale dei revisori legali, impongono, poi, una specifica attenzione per le tematiche assicurative e non a caso il Consiglio nazionale dell'Inrl ha istituito una Commissione interna coordinata dal consigliere Massimo D'Amico che evidenzia come «quello della copertura assicurativa, alla luce delle responsabilità attribuite al revisore legale, rappresenta un passaggio decisivo per delineare completamente le modalità operative del revisore legale. Occorre compiere, dunque, una mirata sensibilizzazione affinché si raggiunga una adeguata tutela».