
Esistenza di contratti e convenzioni quadro attualmente attivi con centri di ricerca e università. Sono questi alcuni dei requisiti fondamentali che dovranno possedere gli incubatori di imprese innovative per avere accesso alle agevolazioni introdotte dal decreto sviluppo.
È stato infatti pubblicato sul sito del Ministero dello sviluppo economico (e in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) il regolamento attuativo con cui si disciplinerà il flusso degli incentivi per gli incubatori delle imprese.
Agli incubatori verranno assegnati dei punteggi, sulla base di tutta una serie di requisiti che fanno emergere la maggiore o minore efficienza.
La soglia minima per essere promossi sarà quella di 30 punti, finalizzati alla presentazione della domanda presso il registro delle imprese e anche alla presentazione della domanda di agevolazioni. Entrando più nel dettaglio, il regolamento prevede che si ottengono 10 punti per ogni 100 mq di superficie destinata all'uso esclusivo dell'incubazione di start-up, se si possiede una connessione internet di almeno 10 megabit/secondo oppure in alternativa la presenza di macchinari per test o di sale prove per prototipi. Il punteggio di 10 poi lo otterranno gli incubatori con un addetto a tempo pieno con due anni di esperienza in materia di impresa e innovazione e quelli che sono stati in grado di siglare convenzioni con centri di ricerca, università, istituti di credito e fondi di venture capital.
Inoltre, lo stesso punteggio di 10 sarà assegnato agli incubatori con almeno due brevetti registrati o domande di brevetto presentate nell'ultimo anno.
In concreto una selezione molto rigorosa per i giovani imprenditori.
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