
Il nuovo decreto che regola i parametri relativi agli appalti è ufficialmente pronto, ma la sua applicazione non sarà obbligatoria. Scopriamo di cosa si tratta con l'aiuto di questa guida.
Nuovo decreto parametri: il via del Ministero
Il Codice degli Appalti prevedeva la creazione di un nuovo decreto sui parametri, comunicato di recente almeno per quanto riguarda la definizione dei corrispettivi che potranno essere applicati ai bandi di gara. È bene precisare che al momento il decreto è ancora sotto forma di bozza, ma che non dovrebbe conoscere modifiche almeno per quanto riguarda i punti principali già comunicati.
La prima novità contenuta nel decreto non riguarda i parametri contenuti nel decreto, che rispecchiano in pratica quanto già presente nel decreto ministeriale del 2013; ciò che rappresenta però un cambiamento è la modalità di applicazione dei parametri che passa da obbligatoria a facoltativa. In pratica i parametri sono stati sì fissati, ma non sarò un obbligo applicarli.
Rispetto alla stesura precedente, non sono stati modificati i parametri G, P, Q e V, cioè quelli relativi ai compensi, che vengono determinati in base alla complessità del lavoro e alla categoria alla quale appartiene l'opera da realizzare. Ciò che cambia a riguardo è la possibilità di non utilizzare questi parametri, qualora non venissero giudicati adeguati da chi crea la gara di appalto.
Le reazioni degli interessati ai nuovi parametri per gli appalti
L'ultimo punto del paragrafo precedente in particolare ha già suscitato già diverse reazioni, in quanto contrasta con l'obbligo di adesione ai suddetti parametri sancito dall'Anac per quanto concerne i servizi di ingegneria e di architettura.
Soprattutto da parte del Consiglio Nazionale degli Ingegneri sono state espresse perplessità in merito, in quanto secondo quanto affermato non sarebbero state consultate le associazioni che rappresentano coloro che questi parametri dovranno utilizzare. Una seconda osservazione riguarda più direttamente i contenuti del nuovo decreto sugli appalti, che non avrebbe ancora affrontato la questione dei livelli di progettazione. L'assenza di questo punto ij particolare, sempre secondo le associazioni di categoria, rischierebbe di rendere obsoleto il testo, rendendolo di fatto non adeguato ai nuovi parametri legislativi previsti.
Anche la questione della non obbligatorietà dell'applicazione dei parametri per gli appalti ha già fatto sollevare diversi voci contrarie in quanto non consentirebbe l'effettiva trasparenza delle gare di appalto, riportando quindi lo scenario nella possibilità di incertezza.