
Come si apre un e-commerce e quali sono gli obblighi di legge? È necessario aprire una partita IVA ed in quali casi si può evitare?
Come si apre un e-commerce
Un e-commerce, cioè un negozio online, è un'attività piuttosto semplice da intraprendere. È sufficiente infatti possedere un sito web adeguato e la voglia di iniziare un'attività nel commercio, che a seconda del settore e delle merci trattate potrebbe essere più o meno redditizia. Pur svolgendosi principalmente in internet, l'attività di un e-commerce deve sottostare alle leggi del paese sede dell'attività.
La scelta del fornitore del sito web è un punto fondamentale; infatti un e-commerce personalizzato potrebbe avere costi elevati, soprattutto nel caso si necessiti di un sito molto dettagliato ed estremamente dettagliato. In caso contrario, è possibile usufruire dei pacchetti che si trovano in internet, con prezzi di solito bassi o inserire il proprio negozio in un sito maggiore (come ad esempio eBay).
L'apertura di un e-commerce non richiede la presenza di un negozio fisico; è sufficiente avere un recapito per gli obblighi di tipo fiscale, che può corrispondere anche all'abitazione. per avviare un e-commerce non sono richieste autorizzazioni, a meno che i prodotti richiedano una speciale licenza o requisiti professionali per essere venduti (come ad esempio i farmaci). Nel caso in cui aprire un e-commerce diventi un'attività professionale svolta con regolarità, è necessario che il commerciante si iscriva al registro delle imprese ed assolva gli obblighi di legge relativi all'emissione delle ricevute fiscali, della fatturazione e dell'iscrizione alla gestione separata dell'INPS. Obbligatoria è inoltre l'apertura di una partita IVA, così come i versamenti di quest'imposta, nelle percentuali previste nello specifico per le merci o i servizi trattati. Nel caso in cui l'e-commerce occupi anche altre persone oltre al titolare, queste dovranno essere regolarmente assunte (anche con contratti occasionali) e retribuite secondo la normativa in vigore.
Aprire un e-commerce senza partita IVA
Aprire un e-commerce senza partita IVA è in linea teorica possibile. Infatti se gli importi percepiti sono inferiori a 5.000 euro all'anno, essi possono essere dichiarati come redditi occasionali. Tuttavia questa possibilità è valida se l'attività è effettivamente svolta solo in maniera occasionale. Diversamente, quando l'attività di e-commerce diventa la prima fonte di reddito o comunque è svolta regolarmente, essa deve essere dichiarata, a prescindere dall'importo annuo guadagnato. Questo punto potrebbe risultare controverso in sede di accertamenti, ma di norma vale la regola che un'attività stabile, come l'apertura di un e-commerce potrebbe far intendere, presuppone il regolare adempimento alle regole generali relative al commercio.