
Uno degli elementi che contribuirà all'aumento delle coperture finanziarie previste dalla Legge di Stabilità 2015è la lotta all'evasione fiscale. Ne consegue, dunque, che gli strumenti in possesso del Fisco verranno rinforzati ulteriormente. Vediamo in che modo.
Secondo le dichiarazioni del Governo, le intenzioni sono quelle di contrastare la grande evasione senza accanirsi con la piccola, come la mancata emissione di uno scontrino fiscale ad esempio. Sono infatti i grandi importi quello che realmente incidono sul debito pubblico. Ed è proprio per questa ragione che il cosiddetto "spesometro" sarà la punta di diamante del Fisco.
Questo strumento permette, infatti, di incrociare i diversi dati contenuti nei database a disposizione della Guardia di Finanza e di scovare più facilmente gli evasori. In realtà questo sistema non individua esattamente il nome e cognome dell'evasore in questione ma fornisce dei dettagliati profili con una maggiore probabilità di evasione che poi verranno verificati con modalità ancora da definirsi.
Dal canto suo il cittadino potrà invece avvalersi del ravvedimento oneroso che gli consentirà di evitare di incorrere in gravi conseguenze. Si tratta, di fatto, di un'ammissione di colpa del contribuente che però potrà così sanare eventuali mancati pagamenti o chiarire la propria posizione, qualora ci fossero dei dubbi. Sia i professionisti in campo fiscali (come i CAF o i commercialisti) che gli stessi cittadini potranno infatti accedere ai database disponibili all'Agenzia delle Entrate.
In questo modo chiunque avrà la possibilità di confrontare i dati in proprio possesso e chiarire eventuali discrepanze provvedendo, nel caso, a sanare errori commessi anche involontariamente. Può infatti succedere che si evada non per dolo ma semplicemente per errore anche se, purtroppo, il Fisco non fa distinzione in questi termini.
Con il ravvedimento oneroso però sarà possibile risolvere in modo più economico la faccenda attraverso una forte riduzione delle multe previste. Sanzioni invece molto più salate scatteranno quando il cittadino verrà sottoposto ad accertamento; in quel caso dovrà produrre in sua difesa tutta la documentazione necessaria a dimostrare di non essere colpevole.
La pratica dell'incrocio dei dati dovrebbe essere il primo passo verso la già nota dichiarazione dei redditi precompilata di cui si è già parlato in passato anche se queste non riguarderanno, almeno in una prima fase, le dichiarazioni più articolate come quelle di aziende e professionisti. Si sta anche valutando l'introduzione della fatturazione elettronica con la quale il contribuente mette a disposizione in tempo reale i dati sulle fatture in cambio di agevolazioni e semplificazioni fiscali.