Perizia balistica: definizione
                
                La perizia balistica è uno
dei mezzi di prova che trovano collocazione in un procedimento penale: secondo l'articolo
220 del codice di procedura penale, è possibile farvi ricorso nel caso in cui
vi sia la necessità di acquisire dati o di svolgere indagini. La balistica
forense è, appunto, il ramo della scienza forense che si occupa delle
indagini che hanno lo scopo di ricostruire gli eventi che riguardino un delitto
in occasione del quale sia stata impiegata un'arma da fuoco.  
             
            
        
                    
            
                Come vengono classificate le armi?
Le armi da fuoco sono
classificate e descritte non solo sotto il profilo giuridico, ma anche sotto il
profilo tecnico, in modo tale che sia possibile identificare eventuali reati
compiuti. Sulle armi poste in sequestro, che vengono smontate e sottoposte a
prove a fuoco eseguite in balipedio, si procede all'accertamento della presenza
di modifiche e alterazioni eseguite con l'obiettivo di incrementare le loro
potenzialità. Dal punto di vista giuridico, si distingue tra armi
giocattolo, armi antiche, armi comuni da sparo, armi con modesta capacità
offensiva, armi da guerra e armi tipo guerra. 
Che cos'è il cronografo balistico?
Il cronografo balistico è uno
strumento che viene impiegato in una perizia balistica allo scopo di misurare
la velocità di un proiettile di cui si conosce la massa. Esso è composto da un
insieme di barriere ottiche: ciascuna di esse è formata da due strutture
portanti che contengono le unità che emettono la luce e le unità riceventi. Le
due unità delimitano l'area sensibile. 
             
            
        
                    
            
                Un perito nominato dal
giudice.
             
            
        
                    
            
                
                                                        1. Che cos'è la comparazione balistica di proiettili e bossoli?
                    Dal momento che ciascuna arma da
fuoco può essere riconosciuta grazie al confronto di tracce microscopiche
che possono essere ricondotte ai meccanismi della sua fabbricazione, si ricorre
alla comparazione balistica per eseguire tale confronto. Le tracce che vengono
poste a confronto rappresentano le cosiddette singolarità d'arma e sono sempre
uniche, il che vuol dire che non sono ripetibili da armi diverse. Gli esperti
di balistica si affidano a un microscopio ottico comparatore per eseguire
il confronto: questo strumento serve a visualizzare le immagini dei proiettili
e dei bossoli e a ingrandirle. Dopodiché avviene il confronto tra tali
immagini, che riguardano i proiettili che sono stati trovati sulla scena di un
crimine, e le immagini di proiettili che sono stati sparati dall'arma in un
ambiente di test. Questo metodo, però, ha un limite, che va individuato nella soggettività
del risultato della valutazione eseguita dall'esperto: la balistica
comparativa, in effetti, è ritenuta una scienza empirica, e la grande quantità
di criteri che intervengono negli accertamenti determina l'incertezza dei suoi
risultati.
                    
                                                        2. Che tipo di indagini vengono effettuate nell'ambito della balistica forense?
                    Nel contesto della balistica forense
si possono svolgere indagini finalizzate a identificare il tiratore, a
riconoscere il luogo in cui si è verificato il reato, a valutare la distanza di
sparo, a esaminare l'arma, ad analizzare i danneggiamenti da agente balistico
su veicoli e in ambiente, a verificare la funzionalità e le caratteristiche
dell'arma e, più in generale, a cercare reperti di interesse balistico, a
identificarli, a prelevarli e a conservarli. Tra le ipotesi ricostruttive che
ne possono derivare, ci sono quelle che riguardano il calibro e il tipo di
arma utilizzata, il numero dei colpi, la posizione di chi ha usato l'arma,
la posizione della vittima e la distanza tra loro.