Localizzazione siti web: definizione
Quando si parla di localizzazione di siti web si fa
riferimento all'insieme di procedure che devono essere adottate per fare in
modo che i testi e, più in generali, i contenuti dei siti si adattino a Paesi,
culture e legislazioni differenti. Chi gestisce un sito web che dovrà essere
fruito anche all'estero, infatti, non può limitarsi a una mera traduzione delle
pagine, ma deve pensare a tutte le modifiche necessarie per migliorare la loro
comprensibilità.
Cosa vuol dire localizzare?
Come si è già accennato, la localizzazione non ha a che fare unicamente con
la traduzione, ma va ben al di là di questa operazione: si tratta di adattare
i contenuti sì alla lingua di destinazione, ma anche e soprattutto ai
riferimenti culturali e ai mercati. Per fare un esempio tra i tanti, lo
spagnolo che viene parlato in Messico è molto differente rispetto a quello che
si parla in Spagna: pertanto una mera traduzione è inutile se non è inserita in
un contesto di localizzazione.
A chi serve la localizzazione?
Come è facile intuire, un sito web italiano che si rivolge unicamente a
utenti italiani non ha bisogno di localizzazione: diverso è il caso di un sito
- per esempio uno shop elettronico - che vuole puntare a mercati differenti. La
ricerca e la conquista di clienti internazionali, che in un
primo momento saranno solo potenziali ma poi diventeranno reali, richiede
l'aiuto di professionisti del settore.
1. A quali agenzie di traduzione ci si può rivolgere?
Si può decidere se affidarsi ai traduttori freelance, ai
cosiddetti single language vendor o ai multi language vendor. I traduttori
freelance sono semplici professionisti che traducono, nella maggior parte dei
casi, nella propria lingua madre. I single language vendor, invece,
garantiscono una copertura locale e si occupano di traduzioni in una sola
lingua di destinazione. I multi language vendor, infine, assicurano una
copertura globale, e sono i più consigliati per la gestione e la soddisfazione
delle diverse esigenze di localizzazione.
2. Chi è un LSP?
LSP è un acronimo che sta per Localization Service Provider:
si tratta, cioè, di un fornitore di servizi di localizzazione.
3. Che cos'è un CAT tool?
Un CAT tool non è altro che uno strumento di traduzione assistita,
grazie al quale un traduttore viene aiutato nel proprio lavoro e può agire in
modo più efficace e più veloce grazie a memorie di traduzione, traduzioni
automatiche e glossari combinati tra loro. Una memoria di traduzione è una
banca dati che presenta termini, frasi o addirittura interi paragrafi che sono
già tradotti, poiché sono già stati tradotti in passato. Grazie a questo
strumento, le traduzioni sono più uniformi, e in più il lavoro di un traduttore
diviene più veloce, oltre che meno costoso per il cliente, visto che non di
rado a seconda delle corrispondenze sono previsti degli sconti ad hoc. A volte,
per una traduzione può essere necessario servirsi di una lingua pivot, vale a
dire una lingua intermediaria tra la lingua di partenza e quella di
destinazione. Per esempio, nel caso in cui si abbia la necessità di tradurre
dallo svedese al cinese tradizionale, potrebbero essere rari i traduttori che
padroneggiano tutte e due le lingue: in questa circostanza, si traduce prima
dallo svedese all'inglese e poi dall'inglese al cinese tradizionale, con il
ricorso a due o più esperti.