
Tornando al bando aperto, la presentazione delle nuove domande riguarda le quattro regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Il bando prevede la concessione di contributi a fondo perduto che possono raggiungere l'80% della spesa ammissibile. Sono finanziabili sia aggregazioni già esistenti, di cui il bando riporta una lista, sia nuovi «Distretti ad alta tecnologia e relative reti». In quest'ultimo caso, i soggetti economici e scientifici interessati sono chiamati a presentare appositi studi di fattibilità. Il costo di ogni singolo progetto, la cui durata non potrà eccedere i 36 mesi, dovrà essere compreso tra 5 e 25 milioni di euro; mentre il costo sostenuto dal singolo soggetto proponente non può superare i 10 milioni di euro, in rapporto a ciascun progetto. È il ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (Miur) che ha emanato nell'ambito del Programma operativo nazionale «Ricerca e Competitività» 2007-2013 (Pon R&C) due Azioni rispettivamente denominate «Distretti tecnologici e relative reti» e «Laboratori pubblico-privati e relative reti». L'impegno finanziario stanziato dal Miur ammonta complessivamente a 915 milioni di euro a carico del Pon R&C con copertura a valere su risorse comunitarie e nazionali. I progetti e gli studi di fattibilità dovranno essere presentati tramite i servizi dello sportello telematico «Sirio» già attivo a partire dallo scorso 16/12/2010, entro e non oltre le ore 12.00 del 15/02/2011.
Sviluppo/Potenziamento di Distretti ad alta tecnologia e Laboratori pubblico-privati. Questo tipo di intervento intende individuare i migliori modelli di aggregazione pubblico-privata esistenti nei territori della Convergenza, valorizzandoli e/o potenziandoli attraverso interventi di sostegno alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, accompagnate da attività di formazione per la creazione di una massa critica di capitale umano con profilo scientifico-tecnologico ed attitudini imprenditoriali idonee a favorire i mutamenti tecnologici ed economici delle Regioni della Convergenza. I Distretti ad alta tecnologia e i Laboratori pubblico-privati sono chiamati a realizzare sistemi integrati e coerenti di ricerca-formazione-innovazione che possano funzionare da propulsori della crescita economica sostenibile. I soggetti di cui sopra potranno, inoltre, stabilire possibili connessioni con analoghe esperienze esistenti al di fuori delle Regioni della Convergenza purché sviluppino una massa critica di competenze interdisciplinari e capacità innovative in grado di creare imprenditorialità emergente dai saperi scientifici e tecnologici. Il Miur invita i soggetti attuatori a presentare piani di sviluppo strategico dell'aggregazione di durata almeno quinquennale, unitamente a specifici progetti di ricerca, sviluppo e formazione caratterizzati dal forte riferimento all'impiego di tecnologie abilitanti pervasive per consentire il raggiungimento dell'obiettivo specifico del Pon R&C, la promozione del mutamento strutturale.
Creazione di nuovi Distretti e/o nuove Aggregazioni pubblico-private. In coerenza con la Linea d'Intervento n. 2 prevista dagli Apq, il Miur si rivolge per la creazione di nuovi «Distretti ad alta tecnologia e relative reti» ai soggetti economici e scientifici invitandoli a presentare studi di fattibilità volti alla definizione degli obiettivi, delle tematiche specifiche, degli aspetti istituzionali e organizzativi e delle linee di azione per la costituzione e relativa messa in rete nei settori ritenuti prioritari dagli Apq, di nuovi distretti ad alta tecnologia. Tali studi potranno riguardare la costituzione di nuove Aggregazioni pubblico/private, anche promosse da università e/o enti pubblici di ricerca che presentino le seguenti caratteristiche: spiccata vocazione internazionale, dimostrato interesse per il sistema delle imprese, elevato impatto economico sul territorio della Convergenza.