
Domanda. L'indagine conoscitiva che la bicamerale (si veda ItaliaOggi del 10/12) dovrebbe esaminare ed approvare oggi ha rivelato che pochissimi enti hanno optato per i più sicuri investimenti immobiliari, a beneficio, invece, dei titoli della Lehman brothers o di quelli strutturati (il 13% del patrimonio mobiliare complessivo). Che conclusioni trae?
Risposta. Chi gestisce i risparmi dei professionisti deve essere molto accorto. Abbiamo potere di controllo, ma le casse mantengono libertà di scelta, perciò oltre ad una moral suasion per evitare di esporre i bilanci al rischio, abbiamo avviato un'azione congiunta con ministeri vigilanti (Welfare ed Economia), corte dei conti e comitato tecnico di valutazione per esaminare al meglio le cifre. Sebbene, infatti, vada rispettata l'autonomia, non posso non osservare che se sussiste il pericolo che sia lo stato a doverci rimettere, abbiamo tutto il diritto di enfatizzare ciò che abbiamo scoperto. Mi lasci, inoltre, porre l'accento sulla necessità di stabilire criteri di riduzione delle spese generali e di gestione degli istituti, poiché non è possibile che proliferino consigli di vigilanza e comitati vari. Sono, pertanto, convinto che l'indagine sia stata utilissima, e avrà degli importanti riflessi sull'immediato futuro.
D. Quali riflessi?
R. Il nostro lavoro ha agito come una leva fortissima sui vertici degli enti, che dovranno d'ora in poi rendere trasparenti e fruibili i loro dati di bilancio sempre, anche mettendoli online, in modo che chi versa i contributi possa andare a verificarli ogni volta che vuole. Particolare attenzione la dedicheremo a chi sta dismettendo i propri immobili (l'Enasarco ha annunciato il 1° dicembre che dalla vendita, che inizierà nel 2011, si aspettano ricavi per 4,2 miliardi con una plusvalenza di 1,2, ndr), poiché considerando che si tratta di una grande liquidità, è giusto tenere gli occhi fissi sugli istituti.
D. Tirando le somme, oltre a potenziare i controlli, quale sarà il primo obiettivo della bicamerale alla ripresa dei lavori, a gennaio?
R. C'è in ballo la delicata vertenza della doppia cassa di previdenza di dottori commercialisti e ragionieri, due professioni che convivono in un unico albo. Una questione che va affrontata e risolta, per questo convocherò a breve i vertici degli istituti.