
E sempre in prospettiva, grazie anche alla consulenza scientifica di Giovanni Puoti, rettore dell'università telematica Niccolò Cusano, i vertici Inrl hanno lanciato la proposta di creare un vero e proprio albo professionale dei revisori legali con l'attuale struttura operativa per sostituire il registro, mantenendo la competenza e il controllo al ministero dell'economia, evitando così di ripetere l'anomalia del passato, quando il registro era stato affidato al controllo di un organismo appartenente a un singolo ordine professionale, laddove la metà degli attuali revisori legali operanti in Italia provengono da diverse categorie professionali, quali dottori commercialisti, avvocati e consulenti del lavoro.
«L'albo», ha spiegato Puoti, «permetterebbe così la piena certificazione della libera professione europea del revisore legale che può essere espletata da varie tipologie di professionisti».
Richiamo all'etica e al principio dell'onestà intellettuale e spirituale, poi, nell'intervento di Padre Carmelo Gagliardi, Cap. Officiale Pontificio Consiglio Pastorale Migranti Mondiale, mentre da Cesare Cursi, presidente della 10 Commissione giustizia del senato, e da Pierluigi Mantini, presidente della Consulta delle professioni Udc, sono giunti precisi riferimenti alla necessità di dotare il sistema economico e contabile di regole chiare ed eticamente ineccepibili.
Authority indipendenti e professioni autonome sono invece state prospettate da Federico Palomba, vicepresidente commissione Giustizia.
E Fabio Fortuna, preside facoltà economia università degli studi Niccolò Cusano, ha ricordato che «in assenza di decreti attuativi non c'è chiarezza. E questa impasse riguarda una materia dove si susseguono, in Europa e nel mondo, accelerazioni operative. Basti pensare al Green Paper sulla revisione, pronto a essere stilato in Europa, che impone a tutti i revisori una visione non solo più europea o internazionale, ma addirittura globale».
Infine Marina Cicchetti, responsabile ufficio controlli societari della Consob, ha rilevato che «È arrivato il momento, in Italia, di enfatizzare i temi dell'etica e dell'indipendenza, perché dobbiamo assicurare al sistema-paese una serie di regole che diano garanzie e tutele a chi compie controlli contabili».