
Ma nel citato emendamento alla manovra finanziaria 2010 fa la sua prima apparizione in ambito legislativo anche la più volte annunciata cedolare secca sui contratti di locazione. Per adesso si tratta di un provvedimento di natura prettamente sperimentale e contingente essendo destinato ad agevolare il reperimento di alloggi nelle aree colpite dagli eventi sismici del 6 aprile scorso e avendo quale ambito territoriale appunto quello della provincia de L'Aquila. Il provvedimento dovrebbe costituire il presupposto normativo dal quale, terminata la fase di sperimentazione, si dovrebbe poi passare alla fase a regime su tutto il territorio nazionale. La citata disposizione prevede che per l'intero periodo d'imposta 2010, sui contratti di locazione ad uso abitativo stipulati fra contraenti privati che non agiscono nell'esercizio di impresa, arte o professionale, al locatore è concessa la facoltà di scegliere la tassazione dei proventi derivanti dal suddetto contratto sulla base di un'imposta sostitutiva nella misura del 20%. La base imponibile dell'imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle addizionali è costituita, si legge nel testo del maxiemendamento, «... dall'importo che rileva ai fini delle imposte sui redditi». Ciò sta a significare che il reddito da assoggettare alla cedolare secca del 20% sarà pari all'ammontare dei canoni di locazione di competenza del periodo d'imposta al netto della detrazione forfettaria del 25% prevista dalle vigenti disposizioni del Tuir. L'imposta sostitutiva verrà versata con le stesse regole e tempistiche previste per le imposte sui redditi. Il testo dell'emendamento non fornisce indicazioni ulteriori in merito al momento in cui il locatore debba esercitare la facoltà di scelta fra tassazione ordinaria o sostitutiva dei proventi derivanti dal contratto di locazione. È plausibile ritenere che detta opzione possa essere esercitata non tanto in sede di stipula del contratto, quanto piuttosto nella dichiarazione annuale dei redditi. Destinati i fondi che verranno reperiti tramite lo scudo fiscale. Dell'importo stimato di 3,7 miliardi di euro il provvedimento prevede, fra le altre misure di sostegno, 400 milioni per il rifinanziamento del 5 per mille, 400 milioni per gli aiuti al settore dell'autotrasporto, 370 milioni per i lavori socialmente utili nonché 103 milioni di euro per la riduzione dei costi dei libri scolastici per le scuole elementari.