
La scala di equivalenza (Se) è fissata dalla legge e varia in base alle condizioni del nucleo familiare (presenza di soggetti disabili, minori, unico genitore ecc.) ed è espressa da un numero. Assumono quindi importanza i redditi di tutti i componenti del nucleo familiare più il reddito del patrimonio mobiliare (al netto delle spese di affitto fino a 5.164 euro).
Inoltre, ai fini patrimoniali, il patrimonio immobiliare si considera secondo i valori Ici con l'esclusione della casa di proprietà (fino a 51.646 euro) e incide solo per il 20%, fatta salva l'applicazione di una ulteriore franchigia di 15.494 euro.
Le principali novità riguardano:
- il compito di determinare l'Isee passa dall'agenzia delle entrate all'Inps;
- anche i redditi di lavoro autonomo, dipendente o assimilato e di impresa assoggettati ad un regime di imposta sostitutiva vanno presi in considerazione al fine della determinazione dell'Isee (ad esempio: premi di produttività o lavoro straordinario soggetti ad imposta sostitutiva del 10%).
Il soggetto richiedente deve rilasciare apposita autocertificazione dei redditi, anche patrimoniali, del nucleo familiare e l'indicatore vale per un anno. Molto importanti sono anche le disposizioni relative ai controlli che prevedono scambi di informazione serrate tra Inps e Agenzia delle entrate. Chi dovesse aver fruito di prestazioni agevolate non spettanti dovrà:
- restituire il beneficio;
- pagare una sanzione che va da 500 a 5.000 euro (che sarà irrogata dall'Inps) se la discordanza tra il reddito dichiarato e quello accertato abbia permesso al soggetto richiedente di ottenere le agevolazioni richieste. Per ultimo è d'obbligo ricordare che sono previsti dei decreti ministeriali di modifica dei criteri di determinazione dell' Isee di guisa che sia possibile adeguarli all'evoluzione della normativa fiscale.