
Domanda. Che chance ha, oggi, una piccola impresa che vuole investire nel medio-lungo termine?
Risposta. Seguendo le vie tradizionali del credito, poche o nessuna. Le banche non sono più disposte a concedere finanziamenti di medio e lungo termine, a meno che non si sia in presenza di un supporto di garanzia forte.
D. E per quanto riguarda quelli di breve termine?
R. Anche in tal senso c'è stata una stretta; ora la situazione è leggermente migliorata, ma le difficoltà rimangono. Credo peraltro che le banche non cambieranno atteggiamento nei prossimi dieci anni.
D. Quadro poco roseo per le piccole aziende che hanno bisogno di liquidità...
R. Esistono delle soluzioni alternative, che stanno prendendo piede. In questo senso si inserisce il modello adottato da Banca Ifis: noi finanziamo le piccole e medie imprese nel breve termine, mitigando il rischio di credito attraverso il factoring. La banca, infatti, concede rapidi finanziamenti a quelle aziende, anche e soprattutto microimprese, che hanno un portafoglio di crediti di qualità nei confronti di una determinata società o della pubblica amministrazione. Concediamo il finanziamento e subentriamo quindi anche nella gestione del problema, che spesso affligge le imprese, dei ritardati o mancati pagamenti.
D. Quali aziende possono usufruire di una possibilità del genere?
R. Anche imprese piccolissime, per esempio subfornitori. Della meccanica, del tessile, delle costruzioni.
D. Quali sono i costi?
R. Il costo è comparabile a quello del credito ordinario: Euribor più spread (2-3%), oltre alle commissioni di gestione che si aggirano sullo 0,5%. Eventualmente si può aggiungere la commissione per la garanzia pro soluto, per tutelarsi contro l'insolvenza.