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L'Inps cerca 2.600 avvocati. E arrivano 7.500 domande

del 27/10/2010
di: Gabriele Ventura
L'Inps cerca 2.600 avvocati. E arrivano 7.500 domande
Mercato del lavoro congestionato per i giovani avvocati. L'ennesima prova di quanto siano in eccesso i professionisti del diritto rispetto alle posizioni aperte arriva dall'Inps. E in particolare dalla risposta al bando per partecipare alla selezione per la disponibilità di avvocati esterni domiciliatari: all'Istituto di previdenza sono arrivate infatti 7.500 domande per 2.600 posti disponibili. Cioè praticamente il triplo. Lo ha comunicato l'Inps in una nota, dove specifica che una commissione centrale effettuerà la valutazione dei curricula dei richiedenti inseriti nelle liste provvisorie circondariali. Entro il mese di dicembre 2010 saranno compilate le liste definitive, nel rispetto del numero massimo di posti stabilito, sulla base di criteri oggettivi relativi ai curricula e all'esperienza professionale e per ordine di punteggio decrescente. Le liste definitive saranno pubblicate sul sito istituzionale dell'Inps. L'Avvocatura dell'Istituto potrà così contare a partire dal 2011 anche sul sostegno di avvocati domiciliatari e sostituti d'udienza dislocati sull'intero territorio nazionale. A questi, si aggiungeranno presto i circa 400 avvocati praticanti che risulteranno ammessi alla pratica forense presso le avvocature territoriali dell'Inps (il relativo bando, avviato da lunedì 25 ottobre, scade alle ore 24 del 22 novembre 2010). Nel dettaglio, il bando per acquisire la disponibilità di legali esterni, come procuratori domiciliatari o sostituti d'udienza, che possano supportare gli avvocati dell'Istituto nella gestione del contenzioso, era stato aperto il 15 settembre scorso (si veda ItaliaOggi Sette del 20 settembre). Con l'obiettivo di mandare a regime la sperimentazione, avviata nel 2009 nelle aree critiche del Centrosud, e che ha consentito di rafforzare gli uffici legali dell'Istituto con circa 250 domiciliatari. Il contenzioso dell'Inps, afferma lo stesso Istituto, vale infatti circa il 20% di quello nazionale (poco meno di un milione di cause sul totale di circa 5 milioni di cause civili pendenti nell'intero paese). Fino al 2008 l'Inps soccombeva nel 60% dei casi. Oggi l'avvocatura dell'Istituto prevale nel 58% dei giudizi (con un incremento del 18% dei successi nel corso dell'ultimo anno). «Si sta compiendo un nuovo e ulteriore passo in avanti verso la piena operatività della nuova configurazione dell'avvocatura dell'Inps, sempre più efficiente e agguerrita per poter far fronte al contenzioso più consistente d'Italia», commenta il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, «Con l'apertura agli avvocati domiciliatari, ai sostituti d'udienza e ai praticanti, su tutto il territorio nazionale, potremo contrastare sempre più attivamente le cause rivolte all'Inps». «La nostra avvocatura», conclude Mastrapasqua, «avrà strumenti in più per difendere gli interessi dell'Istituto e confermare i risultati che, grazie all'impegno e alla professionalità manifestati, hanno permesso in quest'ultimo anno e mezzo di ridurre significativamente il tasso di soccombenza e aumentare proporzionalmente quello dei successi in giudizio».

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