
Il nuovo statuto. Intanto la nuova contribuzione modulare. Si tratta di un'opportunità per gli iscritti di incrementare il futuro assegno pensionistico mettendo da parte, sin da adesso, maggiori risparmi. Con la quota modulare, infatti, sarà possibile aggiungere alla contribuzione ordinaria altri fondi e quindi riempire gradualmente un sorta di nuovo salvadanaio che al raggiungimento dell'età pensionabile darà diritto ad un assegno integrativo. Non solo, ai sensi del Tuir, tali ulteriori versamenti facoltativi sono interamente deducibili dalla dichiarazione dei redditi. Tutto ciò rimette nelle mani del consulente del lavoro il miglioramento dell'adeguatezza delle prestazioni. La cassa di previdenza di categoria, infatti, eroga una pensione di circa nove mila euro per tutti i professionisti. Quanto alle altre modifiche, il nuovo statuto prevede che l'iscritto sia in regola con i versamenti contributivi per candidarsi a rappresentare i colleghi all'interno dell'Enpacl. La Cassa dovrà ora, però, convocare per novembre un nuova assemblea dei delegati straordinaria per correggere una norma procedurale.
Il nuovo regolamento. Dal primo gennaio 2010 è entrata in vigore la nuova contribuzione. Sono state, infatti, introdotte cinque diverse fasce di contribuzione (da 1300 euro a 4300 euro) che tengono conto dell'anzianità di iscrizione all'Enpacl a decorrere dal 1° gennaio 2010; e altre cinque (da 1950 euro a 6450 euro), sempre rispondenti al principio di gradualità, a partire invece dal 1° gennaio 2014. Queste modifiche permettono oggi alla Cassa di contare su un saldo previdenziale positivo fino al 2034, un saldo contabile fino al 2038, un patrimonio fino al 2061.