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Codici ad hoc per le banche

del 02/08/2010
di: Fabrizio G. Poggiani
Codici ad hoc per le banche
Ritenuta del 10% sui bonifici con identificazione chiara attraverso l'utilizzo di una causale bancaria predefinita, ma solo a partire dal 26 luglio scorso: le banche e le Poste italiane spa rileveranno, da tale data, i bonifici assoggettati sulla base di una nuova procedura e con utilizzo della causale «ZX».

Dopo il recente intervento delle Entrate (circolare n. 40/E del 28 luglio scorso), ecco il provvidenziale intervento dell'Associazione bancaria italiana (ABI), effettuato con la circolare 30/07/2010 prot. SP/002367, a completare il quadro operativo per le banche e le poste italiane, in ossequio alle disposizioni introdotte dall'articolo 25, del decreto legge 31/5/2010 n. 78.

La circolare in commento ricorda l'obbligo introdotto dalla manovra finanziaria, che ha creato non pochi problemi applicativi (ItaliaOggi, 29/07/2010), concernente l'obbligo da parte degli istituti finanziari di applicare la ritenuta del 10% sui bonifici pervenuti e riferibili alle spese di ristrutturazione e per il risparmio energetico.

Posto che la recente circolare dell'Agenzia delle Entrate ha escluso l'applicazione di sanzioni in sede di prima applicazione, per effetto dell'immediatezza dell'entrata in vigore dell'adempimento e della complessità degli adempimenti e delle procedure corrette per rispettare l'obbligo, l'Abi ha confermato la necessità di applicare in scorporo un'aliquota Iva «virtuale» del 20%, a prescindere da quella realmente applicata, ma soprattutto ha fornito istruzioni, spezzando idealmente in due i periodi: dal 1° luglio 2010, data di entrata in vigore della disposizione, al 23 luglio 2010 e dal 26 luglio scorso in avanti.

Per quanto concerne il primo periodo («transitorio»), stante la necessità di prevedere un celere scambio di informazioni per individuare i bonifici soggetti a ritenuta, in presenza di un sistema non dotato della causale «ZX», le banche erano tenute a trasmettere al proprio centro applicativo, con modalità di file transfer, un nuovo tipo di file di natura «non contabile» denominato «BOX», analogo a quello normalmente utilizzato per l'invio dei bonifici o quello utilizzato dalle banche nel colloquio con la loro banca tramite.

Se, invece, fossero state utilizzate altre procedure (SEPA, in particolare) la banca dovrà adottare la procedura indicata basata sul file «BOX», di natura non contabile, traducendo le informazioni inserite nella struttura «simil 520», inviando detti bonifici entro il prossimo 10 settembre, al fine di permettere alle banche riceventi di rispettare i relativi adempimenti.

Per quanto concerne, invece, i bonifici trasmessi dal 26 luglio scorso, gli stessi dovranno essere trasmessi «esclusivamente» con la procedura ad hoc denominata «BON», con utilizzo della nuova causale «ZX», anche se effettuata manualmente, al fine di trattenere l'importo del 10% e provvedere alla relativa rendicontazione, nel rispetto delle procedure interne.

Per quanto concerne, infine, gli ulteriori adempimenti e le responsabilità, l'Abi rinvia alla circolare precedente, la n. 19 dello scorso 30 luglio, ed ai chiarimenti forniti dall'Agenzia delle entrate, con la richiamata circolare 40/E.

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