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Formazione negli studi, arrivano 3 milioni

del 02/07/2010
di: Gabriele Ventura
Formazione negli studi, arrivano 3 milioni
Tre milioni di euro per lo sviluppo delle competenze dei lavoratori verso l'innovazione e la competizione. Li ha stanziati Fondoprofessioni, con il nuovo avviso 01/10 per la formazione dei dipendenti degli studi professionali e delle aziende collegate, che è stato presentato ieri a Venezia (si veda ItaliaOggi di ieri). Nel dettaglio, saranno destinati 2,5 milioni di euro all'attività corsuale e 500 mila alla formazione seminariale. All'interno dell'attività corsuale, 1,3 milioni sono per i dipendenti degli studi professionali e 1,2 milioni di euro per i dipendenti delle società, con ccnl diversi. La scadenza del bando è prevista per il 15 settembre. Diverse le novità, dagli egli enti proponenti (tra i quali entrano anche i consorzi) ai criteri di valutazione. «Questo avviso», commenta Massimo Magi, presidente di Fondoprofessioni, «sviluppa un nuovo impianto delle azioni formative, volte all'innovazione e alla dinamicità. L'obiettivo è dare gas alla ripresa del settore delle professioni orientandosi verso una formazione che sappia individuare nuovi contenuti per i dipendenti, migliorando sia le competenze sia l'occupabilità».

Criteri per la presentazione dei progetti. Secondo l'avviso di Fondoprofessioni, fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua negli studi professionali e nelle aziende collegate, il piano o progetto formativo deve essere elaborato attenendosi al formulario previsto per la specifica azione (corsuale o seminariale), tramite la piattaforma informatica a cui si può accedere nel sito www.fondoprofessioni.it e nella quale il piano deve essere validato dal richiedente.

Documentazione richiesta. Una volta validato, il piano, al fine di essere ammissibile, deve essere accompagnato dalla seguente documentazione scannerizzata e inviata per via telematica tramite posta elettronica certificata: l'originale della domanda di finanziamento compilata in ogni sua parte, firmata e timbrata dall'ente proponente, autocertificata ai sensi della legge 191/98 e successive modificazioni e integrazioni, in cui dovrà anche essere dichiarato che le medesime iniziative non sono state ammesse a contributo nell'ambito di programmi operativi regionali o altri programmi o iniziative comunitarie e nazionali da cui si evince, inoltre, l'impegno a cofinanziare il piano. L'accordo sottoscritto dalle parti sociali che concertano il piano o progetto formativo. L'accordo porterà le firme delle parti sociali: di livello nazionale per piani e progetti interregionali; di livello regionale/provinciale per i piani/progetti di carattere locale, ovvero delle rispettive organizzazioni nazionali. Per le parti sociali datoriali sarà sufficiente la sottoscrizione di almeno una di esse. Dovrà infine essere inviata la documentazione relativa agli enti proponenti.

Criteri di valutazione. La valutazione quantitativa dei piani verrà effettuata dalla struttura interna del fondo. La valutazione qualitativa sarà svolta invece da una commissione di valutazione, che proporrà la graduatoria di ammissione al finanziamento per ogni categoria d'area indicativamente entro 60 giorni dalla chiusura del bando. La concessione del contributo verrà sottoposta alla delibera di approvazione del consiglio di amministrazione. La commissione opererà la propria valutazione secondo la griglia ed i criteri di valutazione qualitativa consultabile sul sito di Fondoprofessioni.

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