
Le richieste di intervento per situazioni di conflittualità all'interno del nucleo familiare ed episodi di violenza domestica hanno riguardato in misura maggiore bambini/adolescenti italiani. Ma la maggior parte delle chiamate (60,5%) ha riguardato minori stranieri. Oltre al lavoro in senso proprio, dove l'elemento culturale si aggiunge alla necessità di sostentamento del nucleo, si segnala l'«accattonaggio» (circa il 7%, corrispondente a 491 casi), che coinvolge bambini e adolescenti quasi esclusivamente di nazionalità straniera (nel 97,7% dei casi gestiti dal 114 Emergenza infanzia). Telefono azzurro e i Consulenti del lavoro ritengono fondamentale sottolineare i principi emersi nella conferenza globale sul lavoro minorile tenutasi a maggio scorso e hanno sollecitato le istituzioni e la società civile per un maggiore impegno nel promuovere azioni di contrasto contro lo sfruttamento del lavoro minorile in Italia. In particolare: investimenti concreti per la definizione e la realizzazione di un sistema di monitoraggio e per l'attuazione di ricerche specifiche integrative; incremento dei controlli sulle imprese per l'emersione del sommerso e la promozione di azioni di prevenzione nelle aziende; contrasto delle diverse forme di abbandono scolastico; realizzazione di specifiche campagne informative rivolte ai bambini, alla scuola, agli adulti di riferimento e alle aziende; promozione di una cultura del rispetto e della legalità in un'ottica di prevenzione; promozione del servizio emergenza infanzia 114 come strumento per le segnalazioni, anche in forma anonima, di ogni situazione di sfruttamento del lavoro di cui possono rimanere vittima i bambini e gli adolescenti.