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L'agricoltura in piazza. Virtuale

del 18/06/2010
di: di Loredana Capuozzo
L'agricoltura in piazza. Virtuale
Trasparenza dei prezzi, facilità delle contrattazioni, rapidità delle informazioni. Sono questi alcuni degli obiettivi chiave che hanno portato il Sistema camerale a investire sulla nascita della Borsa merci telematica italiana. Il luogo di incontro virtuale tra domanda e offerta rivolto agli operatori del mondo agricolo e agroalimentare. A distanza di quattro anni dall'avvio ufficiale delle attività facciamo il punto della situazione con il presidente di Bmti, Francesco Bettoni, per conoscere i risultati raggiunti e le prospettive per il futuro.

Domanda. L'introduzione di questa piattaforma telematica ha innescato un profondo processo di modernizzazione del sistema delle Borse merci delle camere di commercio. Che impatto ha avuto sullo sviluppo del settore agroalimentare italiano?

Risposta. L'idea di realizzare un mercato online dei prodotti agricoli, agroalimentare e ittici è maturata in seno al Sistema camerale dieci anni fa, per far fronte al continuo calo di affluenza e di rappresentatività dei prezzi delle borse merci «tradizionali». E ha trovato il suo coronamento con la nascita nel 2006 della Borsa merci telematica italiana. Una piazza virtuale di contrattazione, unica al mondo nel suo genere, che consente di negoziare da postazioni remote 24 ore su 24 in un ambiente sicuro e trasparente. L'apprezzamento dello strumento da parte degli operatori del mercato trova risconto nella straordinaria crescita delle negoziazioni registrate che, di anno in anno, sono più che raddoppiate. Un andamento che ha portato la Bmti a conseguire dal 2002, anno di inizio della fase sperimentale, ad oggi un bilancio complessivo di assoluto rilievo. Oltre 20 mila contratti conclusi, più di 3 milioni di tonnellate scambiate e quasi 860 milioni di euro transati. Una realtà che già in alcuni dei 41 mercati attualmente attivi sulla piattaforma telematica, costituisce una quota apprezzabile del mercato nazionale. È il caso dei cereali e dei prodotti caseari che arrivano a rappresentare circa il 6% dei quantitativi totali negoziati. Un peso che ci prefiggiamo di portare, entro l'anno, al 10% su tutti i prodotti.

D. Quali sono gli elementi distintivi che caratterizzano questa piazza virtuale?

R. Con Bmti la borsa si muove su prezzi reali determinati dall'asta continua tra domanda e offerta. Il tutto attraverso una piattaforma online regolamentata a livello legislativo nazionale. Elementi che riteniamo essenziali per assicurare efficienza e razionalità ai mercati. Così restando comodamente davanti al monitor del proprio computer gli operatori del settore possono aprirsi, con maggiore fiducia, ad un mercato più ampio per cogliere nuove opportunità di business. Perché è anche attraverso la trasparenza dei criteri di formazione del prezzo e dei quantitativi scambiati che si possono combattere le bolle speculative.

D. L'attenzione ai fabbisogni del mercato sembra essere la parola d'ordine di Bmti, che ha ampliato la propria offerta con prodotti e servizi accessori per rendere più sicure le transazioni e favorire l'acceso ai finanziamenti.

R. Soddisfare le esigenze espresse dal mercato è per noi condizione indispensabile per incentivare le contrattazioni sulla piattaforma telematica. Ecco perché la nostra offerta si arricchisce costantemente di nuovi strumenti utili a rendere sempre più familiare e conveniente l'uso di Bmti. Nel 2008, per coprire i contratti dal rischio di insolvenza, abbiamo introdotto il servizio Mercato telematico sicuro. Uno strumento che in poco tempo ha visto assicurare più di 22 milioni di euro del valore scambiato. Ed è di questi giorni il lancio di un nuovo supporto finanziario che permette di ottenere un anticipo sui crediti generati sulla infrastruttura telematica, facilitandone l'operatività. Ma le novità non finiscono qui. Stiamo già lavorando per mettere a punto un pacchetto di servizi logistici convenzionati che faciliti il trasporto delle merci.

D. Una nuova sfida attende Bmti in vista dell'Expo 2015, quando verrà aperta al mercato mondiale la Borsa agroalimentare telematica. Quali sono i risultati attesi?

R. L'esperienza della Bmti ha già riscosso un apprezzamento significativo presso l'Europarlamento e siamo fiduciosi che possa costituire presto un punto di riferimento per l'osservatorio prezzi, che la Commissione europea proporrà di costituire a breve. Da questa realtà ormai consolidata ha preso corpo l'idea di un nuovo progetto di cooperazione internazionale che si sostanzierà con il lancio, in occasione dell'Expo, della Borsa agroalimentare telematica mondiale. Un mercato virtuale unico che metterà insieme, per la prima volta, gli operatori del settore di tutto il mondo. Iniziative e progetti che ci auguriamo possano contribuire a dare una spinta propulsiva alle contrattazioni, portandole nel prossimo decennio a un target di 25 milioni di tonnellate. Una piazza, questa, nella quale puntiamo a trasferire la metà del mercato.

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