
Il Suap, istituito presso i municipi, dovrà assicurare in maniera omogenea su tutto il territorio una risposta telematica unica e tempestiva agli operatori che esercitano attività produttive o prestazioni di servizi, sostituendosi quindi agli uffici comunali e a tutte gli enti pubblici comunque coinvolti nell'iter amministrativo (inclusi quelli preposti alla tutela ambientale, paesaggistica, culturale e di tutela della salute). Tali enti, dispone peraltro lo schema di dpr, dovranno astenersi dal trasmettere alcun documento al richiedente. Ogni ente locale dovrà individuare il responsabile del Suap; nelle more, il ruolo è ricoperto dal segretario comunale. I municipi potranno esercitare dette funzioni in forma singola o associata tra loro, nonché in convenzione con le Cciaa.
Laddove entro 180 giorni dall'entrata in vigore delle norme i comuni non abbiano provveduto a costituire lo Sportello unico, oppure non ne siano in grado per motivi tecnici, l'esercizio delle funzioni relative alla gestione del Suap saranno delegate alla camera di commercio territorialmente competente.
Previste ulteriori norme, inoltre, per accelerare la fase di avvio di un'impresa. Tra queste, la possibilità di presentare contestualmente la Dia e la comunicazione unica presso il registro delle imprese, che provvederà a inoltrare al Suap la documentazione. Il provvedimento oggi sul tavolo del governo prevede poi che la ricevuta telematica rilasciata dal Suap a seguito di presentazione della Dia rappresenti il termine di avvio del procedimento e consenta anche l'avvio immediato dell'attività nei casi in cui la Dia si riferisca alle attività di cui al dlgs n. 59/2010 (sono esclusi, per esempio, ristoranti, bar, taxi, nonché i servizi finanziari e assicurativi).