
«Le evidenti risultanze delle analisi svolte», si legge nel documento, « portano a ritenere insufficienti i provvedimenti di riforma assunti dalla Cassa ragionieri nel 2004 per far fronte allo squilibrio finanziario evidenziatosi a seguito della crisi demografica che, ben prima dell'unificazione degli Albi, ha interessato la professione del ragioniere (si veda tabella). A tali conclusioni, peraltro, sono già pervenuti gli stessi ministeri vigilanti che recentemente hanno negato l'approvazione della delibera di Cnpr volta a innalzare l'aliquota di computo, proprio sulla base dell'accertamento del fatto che quell'ente non sembra in grado di far fronte con il flusso dei contributi soggettivi e integrativi degli iscritti e il patrimonio ai propri impegni finanziari nel lungo periodo derivanti dalle prestazioni totali». La Cassa dei dottori, oltre ad una serie di analisi dettagliate sui dati di Bilancio della Cnpr, cita anche la Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza. Che studiando i dati di Cassa ragionieri, ha «richiamato nel gennaio 2009 l'ente a valutare quali iniziative adottare e quali soluzioni proporre alle Istituzioni competenti al fine di arginare le risultanze negative di Bilancio conseguenti al trend decrescente del saldo previdenziale determinato dal progressivo esaurimento della platea degli iscritti». Ma non solo. Il dossier ricorda che il progetto «Albo Unico» non ha alcuna finalità redistributiva dei fondamentali previdenziali delle due casse, né, tanto meno, ha azzerato la storia previdenziale e demografica dei Dottori commercialisti. Alla luce di quanto rilevato si «ritiene esaurito il processo di valutazione condotto negli anni, date le chiare e oggettive risultanze che ne sono derivate in quanto allo stato attuale non sussistono i presupposti per qualsivoglia progetto di aggregazione tra i due enti». Permane la disponibilità a esaminare tutte le altre problematiche che possano accomunare le due casse e lo stesso Consiglio nazionale con tutte le sinergie che da un'azione congiunta possono derivare, prima fra tutte la copertura previdenziale degli Esperti contabili