Gli aspetti normativi, fiscali e penali dell'Iva comunitaria, saranno al centro del convegno nazionale che si terrà a Montesilvano il prossimo venerdì 23 aprile. Tanti i relatori e tutti di ottimo livello. A cominciare da Claudio Siciliotti, presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili, Raffaele Marcello, presidente nazionale dell'Unagraco, Giuseppe Paolone, preside della Facoltà di Scienze manageriali all'Università di Pescara, e poi Renato Portale, docente della Scuola superiore dell'Economia e delle Finanze, il procuratore della Repubblica di Pescara, Nicola Trifuoggi, solo per citarne alcuni. L'argomento trattato è di notevole rilievo. Gli scambi intracomunitari hanno acquistato negli anni un ruolo sempre più centrale e la materia è in continua evoluzione. Nello specifico, la Direttiva n. 2008/8/Ce del Consiglio, del 12/2/2008 o più precisamente Direttiva servizi ha apportato rilevanti modifiche alla Direttiva n. 2006/112/Ce del Consiglio, del 28/11/2006 ovvero Direttiva Iva, per quel che concerne il luogo delle prestazioni di servizi. Le nuove norme già in vigore dal 1° gennaio 2010 incidono profondamente sul concetto di territorialità delle prestazioni di servizi ai fini Iva, identificando lo Stato in cui una determinata prestazione di servizi deve essere assoggettata a imposta. Tra le principali novità introdotte la più importante risiede sicuramente nella modifica della regola generale del luogo di tassazione dei servizi resi a soggetti passivi, per i quali si passa dal criterio della tassazione nel paese di stabilimento del prestatore al criterio di tassazione nel paese di stabilimento del cliente a differenza delle prestazioni rese a privati consumatori per le quali si conferma, come regola generale, quella della tassazione nel paese del prestatore. Infatti, a decorrere proprio dal 1° gennaio, a norma dell' art. 44 della Direttiva Iva assumono il cosiddetto criterio del luogo del committente le prestazioni di servizi cosiddette generiche, per le quali non sono previste specifiche deroghe ai criteri di territorialità, rese ai soggetti passivi, e quindi ai rapporti Business to Business, che sono di norma tassabili nello Stato membro in cui è stabilito il destinatario e quindi si considerano territorialmente rilevanti nel territorio dello Stato se rese a soggetti passivi stabiliti in Italia. Per il concetto del B2B bisogna fare riferimento agli art. 43 e 44 della Direttiva Iva nei quali si evidenziano i soggetti passivi ovvero in ogni caso i soggetti che esercitano attività di impresa, arte o professione, per le prestazioni ricevute in relazione a tali attività; i soggetti passivi che effettuano, accanto a operazioni soggette all'imposta, anche operazioni non rientranti nell'ambito del campo applicativo del tributo ai sensi dell'art. 2 della Direttiva 2006/112/Ce; gli enti non soggetti passivi che sono già identificati ai fini del tributo con specifici riferimenti alle disposizioni nazionali. Di contro, i servizi generici prestati a persone che non sono soggetti passivi o effettuati a soggetti passivi per il proprio uso personale o per quello dei propri dipendenti, i rapporti Business to Consumer o B2C, continuano ad essere assoggettati ad imposizione nel territorio dello Stato se forniti da soggetti passivi stabiliti in Italia ovvero con il criterio del luogo del prestatore previsto dall'art. 45 della Direttiva Iva. Nella circolare 58/E del 31/12/ 2009, vengono minuziosamente evidenziati i servizi che devono considerarsi tassabili in relazione alla regola del committente tenuto conto delle linee di diversità che mostrano rispetto alle direttive vigenti fino al 31/12/ 2009, e che devono considerarsi territorialmente rilevanti in Italia se resi a soggetti passivi stabiliti in Italia e come tali rientranti nell'ambito applicativo dell'Iva. Insomma l'argomento è quanto mai attuale e complesso e durante il convegno verrà analizzato in ogni sua parte. La partecipazione all'evento è gratuita e dà diritto a otto crediti formativi. La prenotazione va effettuata sul sito www.unagraco.pe.it, entro mercoledì 21 aprile.