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Fondimpresa in campo per i lavoratori in mobilità

del 13/04/2010
di: di Gabriele Ventura
Fondimpresa in campo per i lavoratori in mobilità
Fondimpresa scende in campo per il reimpiego dei lavoratori in mobilità. Ieri, infatti, è iniziato a Milano il ciclo di seminari per dare impulso, da Nord a Sud, al bando che mette a disposizione 50 milioni di euro per finanziare piani formativi per favorire l'occupabilità di chi ha perso il posto di lavoro. Prossime tappe saranno Roma (21 aprile) e Napoli (3 maggio). Il Fondo interprofessionale di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil è partito quindi dal Nord Italia, dove i lavoratori in mobilità, nel 2009, erano 300 mila, e 52 mila solo in Lombardia. Protagoniste dell'iniziativa saranno quindi le parti sociali, chiamate a organizzare in linea generale l'attività formativa. «Con questo primo incontro», afferma il vicepresidente di Fondimpresa, Luciano Silvestri, «abbiamo dato il via alla fase operativa del bando che rappresenta una novità assoluta. Per la prima volta, infatti, l'attività formativa si rivolge ai lavoratori in mobilità anziché ai dipendenti delle imprese iscritte al Fondo. D'altra parte, nell'accordo siglato il 17 febbraio scorso dalle parti sociali con il ministro Sacconi, era esplicitato l'impegno dei fondi per il sostegno dell'occupabilità dei lavoratori. In questo senso», spiega Silvestri, «Fondimpresa ha messo a disposizione 50 milioni di euro, con la consapevolezza che siamo di fronte a una situazione straordinaria per la crisi e la disoccupazione. Solo nell'industria, infatti, sono 220 mila i posti di lavoro persi in due anni, e l'obiettivo primario del Fondo è sostenere le professionalità in mobilità per rimetterle in gioco». Questo significa che, a differenza del passato, i protagonisti dell'iniziativa saranno le parti sociali e non tanto le singole imprese o agenzie formative che presentano i progetti.

«Sui lavoratori in mobilità, infatti», specifica il vicepresidente di Fondimpresa, «devono agire le parti sociali. Incrociando i dati sulla mobilità con quelli del Fondo, si potranno infatti individuare le linee formative finalizzate alla collocazione. Si tratta certamente di un progetto sperimentale, al momento il Fondo non ha infatti la pretesa di andare a sistema, ma l'importante è riuscire a organizzare in modo ottimale quattro o cinque sperimentazioni su tutto il territorio per realizzare l'attività formativa necessaria. Il ciclo di seminari che abbiamo inaugurato», conclude Silvestri, «coinvolge i quattro rappresentanti Cgil, Cisl e Uil e Confindustria per quante sono le regioni italiane. Si tratta di una scommessa sulla bilateralità, che può essere lo strumento decisivo per il reimpiego dei lavoratori».

In sostanza, l'avviso n. 2/2010, pubblicato da Fondimpresa all'inizio del marzo scorso, finanzia azioni formative rivolte ai lavoratori collocati in mobilità nel corso di quest'anno, mirate all'occupabilità, e ai lavoratori posti in mobilità prima del 2010 a condizione che l'attività formativa sia finalizzata alla loro assunzione presso un'azienda aderente al Fondo. Condizione essenziale per il finanziamento è un accordo sottoscritto dalle parti sociali a livello territoriale. L'accordo deve fissare: gli obiettivi del Piano, in relazione alle condizioni di occupabilità dei destinatari; il numero complessivo, le aziende di provenienza aderenti a Fondimpresa e le caratteristiche professionali dei partecipanti; i fabbisogni di competenze; i contenuti e le modalità di erogazione della formazione ritenuti idonei a raggiungere i risultati attesi; le forme di certificazione delle competenze e di registrazione sul libretto formativo.

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